Assalto a treni e traghetti gli italiani si ricongiungono

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Giovedì 4 Giugno 2020, 05:01
L'Italia ora è davvero aperta. Non ci sono più confini o restrizioni. L'autocertificazione, anche l'ultima rimasta, è arrotolata nella spazzatura, ormai carta da riciclo. Ieri il Paese ha vissuto il primo giorno di una ritrovata libertà. Si sono ricongiunte famiglie, amici. Persone rimaste separate da oltre tre mesi di battaglia al virus tra lockdown e limiti di circolazione. Senza abbracci però, perché nel cassetto non è ancora finito il distanziamento sociale: quello continuerà a farci compagnia fin quando il virus non sarà che un brutto, terribile, ricordo. Così come la mascherina, il gel e - speriamo - il senso di responsabilità che dovrà accompagnarci in questa nuova fase e che ogni tanto sembra finire in secondo piano anche tra chi dovrebbe dare l'esempio.
L'Italia è ripartita, senza mettere da parte polemiche e liti tra regioni che si sono tradotte in ordinanze personalizzate e differenziate da nord a sud. L'obbligo di registrazione per chi arriva in Sardegna e in Puglia, misurazione della temperatura per chi entra nel Lazio e in Campania con treno, aereo o nave (con 37,5 la strada è sbarrata). Il primo giorno ha mostrata quella beata normalità che ci ha fatto tanto dannare in passato, che ci è mancata nei mesi di lockdown e che tornerà a farci imbestialire molto presto. È tornato il traffico in autostrada, nelle tangenziali (a Milano in particolare), a Ventimiglia e agli imbarchi sullo Stretto di Messina già dalle 4 di mattina. È tornato l'affollamento nelle stazioni, prese d'assalto nei ritorni a casa mischiati ai viaggi di lavoro.
L'allerta più grande, oltre ai rischi di assembramenti, ora si vive e si vivrà negli aeroporti, specie per la riapertura delle frontiere nazionali senza bisogno di quarantena ai cittadini dei Paesi Schengen. Solo a Fiumicino gli operatori sono all'opera con 80 termoscanner di ultima generazione. Il primo test non si è fatto attendere: dagli Stati Uniti è arrivata una famiglia, residente a Roma, risultata tutta positiva al Covid. Nessuno con condizioni preoccupanti, ma dopo l'isolamento è partito il tracciamento dei contatti, soprattutto quelli avuti durante il viaggio. Il rischio di importare positivi da altri Paese è grande ed è ciò che è avvenuto dopo le prime riaperture dei confini in Cina.(S.Pie.)
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