Altri 40 miliardi, da immettere nell'economia a stretto giro, per dare ossigeno

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Mercoledì 14 Aprile 2021, 05:11
Altri 40 miliardi, da immettere nell'economia a stretto giro, per dare ossigeno alle imprese e preparare la ripartenza: il governo è pronto a chiedere il nuovo scostamento da circa 2,5 punti di Pil per garantire alle aziende la liquidità, per dare altri ristori - parametrati su due mesi anziché su uno solo - soprattutto a chi è stato chiuso per limitare i contagi - e per abbattere alcuni costi fissi (dall'Imu agli affitti) per i settori più danneggiati dall'emergenza Covid.
Lo scostamento servirà anche a finanziare il fondo per le opere escluse dal Recovery ma che si vogliono comunque includere tra quelle prioritarie per i prossimi anni. In tutto si oscilla tra i 20 e i 30 miliardi, cifra delle proposte in esubero indicata dallo stesso Ragioniere generale dello Stato Biagio Mazzotta qualche giorno fa.
Un primo Consiglio dei ministri già oggi esaminerà la relazione al Parlamento con la richiesta del nuovo extradeficit, mentre per l'ok al Def ci sarebbero ancora alcuni capitoli aperti e servirebbe un supplemento di riflessione per trovare la piena convergenza. L'obiettivo resta comunque quello di chiudere questo capitolo entro la settimana, in modo da avviare l'iter per ottenere l'ok dal Parlamento e procedere con il decreto Sostegni bis. Ma anche per concentrarsi sulle ultimi dettagli del Recovery. Il Piano di fatto si sovrappone al Piano nazionale di riforma che i governi sono chiamati ad allegare ogni anno al Def, per indicare a Bruxelles i progetti delle riforme e rispondere alle raccomandazioni della Commissione per ogni Paese. L'orientamento è quindi quello di presentare un unico documento, il Pnrr appunto, entro la fine del mese. (M.Fab.)
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