Forse peggio di così non poteva andare. Dovrà riflettere a lungo la coalizione di centrodestra che esce nettamente sconfitta dalle amministrative autunnali. A Roma Enrico Michetti, candidato indicato da Fratelli d'Italia e mai particolarmente amato dagli altri due partner di coalizione, è rimasto inchiodato al 39,8%, nettamente sconfitto da Roberto Gualtieri, sostenuto dall'intero centrosinistra, che dal 27,3% del primo turno è saltato al 60,2%.
Nella Capitale è confermata la disaffezione degli elettori: l'affluenza è stata del 40,6%, 8 punti sotto la percentuale del I turno quando a votare era stato il 48,54 degli aventi diritto.
Il centrosinistra ha vinto anche a Varese, dove non è riuscito il ribaltone del Carroccio, a Latina, feudo della destra, a Isernia, Caserta, Cosenza e ha sfilato alla Lega Savona. In totale ha conquistato 13 capoluoghi , lasciandone al centrodestra solo 4. Debacle anche per il M5s che perde Roma e Torino e mantiene solo il controllo di Carbonia. A Benevento si impone l'intramontabile Clemente Mastella. Sommando i risultati dei primi turni con quelli dei ballottaggi, il centrosinistra ha di che esultare: ha conquistato tutte le grandi città in cui si è votato: Milano, Bologna e Napoli al primo turno, Torino e Roma al secondo.
Grande invece la delusione nel centrodestra dove già si respira un clima da resa dei conti. La coalizione appare divisa da spaccature profonde: Forza Italia è durissima contro il fronte sovranista, Giorgia Meloni ha già chiesto un vertice questa settimana per ridiscutere linea politica e leadership. Matteo Salvini deve difendersi anche dagli attacchi interni dell'ala più governista del suo partito. Su tutti però campeggia il dato preoccupante sull'affluenza: quella media nei 63 Comuni chiamati al secondo turno è risultata del 43,9%, con un calo di circa 9 punti percentuali rispetto all'affluenza, pur bassa, di due settimane fa.