Nascondono l'auto rubata dipingendola di nero

APRILIA
Per nascondere l'auto rubata a Campoleone, ad Aprilia, la sera di Santo Stefano, i ladri hanno pensato bene di verniciarla di nero, usando delle bombolette spray.
L'auto in questione, una Lancia Delta integrale di venti anni fa, aveva infatti un colore troppo vistoso, il giallo. La Lancia è stata fino a martedì una delle più famose in Italia, protagonista di un folle inseguimento per le strade di Torre Angela, quartiere alla periferia est di Roma, ripreso in un video diventato virale sui social: la vettura rubata era stata intercettata da una pattuglia della Polizia di Stato in servizio in zona, a quel punto era iniziato il tallonamento, filmato col cellulare di uno dei poliziotti. Due minuti di corse da brivido, fino a quando la velocissima Lancia ha fatto perdere le sue tracce nei pressi dello svincolo del Gra. Le immagini dell'inseguimento, con tanto di voce del poliziotto sbalordito dalle manovre spericolate dell'auto (Sta girando per il Raccordo, sta correndo come un pazzo) sono state condivise da migliaia di utenti in tutta Italia. Martedì il ritrovamento, in un parcheggio a sud della Capitale: alcuni residenti hanno notato quell'auto maldestramente dipinta di nero e hanno inserito il numero di targa in una delle applicazioni per cellulare collegate con la banca dati dell'Aci. È stato facile scoprire che la Lancia era provento di furto e a quel punto, con una rapida ricerca sui social, si è risaliti anche al colore originario della vettura, ancora visibile in alcuni punti del paraurti anteriore.
Le forze dell'ordine, chiamate a intervenire sul posto, hanno restituito la vettura malconcia al proprietario, da una parte felice per il ritrovamento, essendo un ragazzo appassionato di auto da corsa, ma dall'altra preoccupato per la spesa che dovrà affrontare per riportare la sua Delta al colore originario. Non solo: dalla vettura mancava anche l'alettone, tratto distintivo delle auto sportive. Le indagini delle forze dell'ordine serviranno a capire se l'auto sia servita per commettere eventuali rapine e furti o se, più semplicemente, i ladri si siano voluti divertire un po' provando l'ebbrezza dell'alta velocità.
Stefano Cortelletti
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