Case popolari occupate «Meno 11% nel 2019»

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Lunedì 16 Dicembre 2019, 05:01
Calano le occupazioni negli alloggi popolari milanesi: oltre l'11 per cento in meno in un anno.
Lo ha annunciato il prefetto Renato Saccone in un bilancio sull'edilizia popolare di Milano. Per le case gestite da MM e Aler, ha spiegato Saccone, «il punto l'abbiamo fatto il primo gennaio 2019 ed erano 4.487 le abitazioni occupate abusivamente. Adesso sono 3.980, 507 in meno». Obiettivo: «Proseguire, d'intesa anche con la Regione, per progettare un intervento che non sia più su singole abitazioni, ma su intere scale, per sgomberare e procedere a riqualificazione». Esempio ficcante quello del Lorenteggio. I quartieri più a rischio? Via Bolla, via Gola, San Siro. I quartieri in cui si sono liberati più alloggi? Lorenteggio, Giambellino e via Quarti.
Obiettivo 2020? Proseguire nel ripristino della legalità. «Da un lato ci sono i servizi sociali del Comune che provvedono alle vulnerabilità. Ma nella prima fase abbiamo colpito soprattutto forme di racket: occupazioni più di comodo che di vulnerabilità, ora troveremo più vulnerabilità». Secondo il prefetto, il tema importante è quello della riassegnazione degli alloggi. «Noi partiamo dal diritto alla casa, non di togliere la casa. Il tema è recuperare alloggi per assegnarli a chi sta in graduatoria. Con i gestori, grazie anche a nuove norme che ha fatto la Regione, abbiamo ridotto i tempi di cantierizzazione, perché tutti questi alloggi hanno bisogno di riqualificazione: nel contempo si procede ai tempi di assegnazione. Dobbiamo ancora migliorare su tutti i fronti e lo faremo». (G.Pos.)
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