Bloccati a Malta e Dubai con il Covid. «Stanchi, incerta la data di rientro»

Bloccati a Malta e Dubai con il Covid. «Stanchi, incerta la data di rientro»
di Andrea TAFURO
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Sabato 17 Luglio 2021, 11:41 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 08:08

«Siamo stanchi e la situazione sulla data di rientro in Italia è ancora incerta». È il comune stato d'animo, tra attesa e apprensione, degli otto studenti salentini rimasti bloccati, 2 a Dubai e sei a Malta, e posti in quarantena nelle strutture ricettive del posto perché risultati positivi al covid durante la vacanza.

L'odissea iniziataca fine giugno


Due i fratelli di Cutrofiano, Greta di 17 anni e Luca di 15, partiti da Roma lo scorso 30 giugno per gli Emirati Arabi e risultati tra i 239 positivi al covid dopo appena una settimana di permanenza a Dubai. Con loro, oltre 500 tra tutor e studenti italiani vincitori di una vacanza studio organizzata dall'Inps in collaborazione con Accademia Britannica, tour operator specializzato nel turismo studentesco in Italia e all'Estero, tutti in isolamento per almeno 10 giorni nei residence universitari assegnati dalle autorità sanitarie degli Emirati Arabi. A supporto anche un'equipe medica con psicologa.
Casi covid aumentati vertiginosamente settimana dopo settimana, in continuo aggiornamento anche da parte della Farnesina, con cui sono in contatto i genitori dei ragazzi leccesi. L'ultima nota a fare chiarezza sui numeri, emessa dal Consolato italiano a Dubai e divulgata ieri. «Il quadro complessivo è che in questo momento nella struttura universitaria abbiamo un totale di 502 persone, di cui 239 casi positivi (194 del primo gruppo + 45 del secondo gruppo) e 263 negativi. Visti questi numeri e considerando la promiscuità in cui hanno vissuto anche gli studenti di questo secondo gruppo, queste Autorità hanno deciso di gestire la situazione considerando un unico gruppo di 502 persone che sono adesso poste sotto osservazione per un periodo di isolamento di almeno 10 giorni».
Situazione di non facile gestione, complicatasi nei giorni per dei disordini organizzativi pare imputabili alle autorità sanitarie e alla protezione civile di Dubai, soprattutto con riferimento alla distribuzione degli studenti nelle camere e alla loro ripartizione tra positivi e negativi. «Abbiamo chiesto chiarimenti immediati a queste autorità precisa la nota del Consolato Italiano - e ci siamo recati direttamente presso le strutture per prendere contatto con i responsabili con i quali abbiamo collaborato fino alle 3 del mattino per mettere ordine nell'impostazione del periodo di quarantena».

Criticità quindi risolta nelle ultime ore con la divisione dei casi positivi da quelli negativi in due distinte palazzine. «Agli studenti - prosegue il comunicato - è stata inoltre segnalata un'apposita App della protezione civile attraverso la quale potranno veicolare specifiche richieste di assistenza».

In sei a Malta dal basso Salento


Meta diversa ma stessa sorte anche per le sei ragazze salentine, tre di Tricase, due di Specchia e una di Tiggiano, tutte 19enni, poste in isolamento a Malta dopo i numerosi casi di positività tra giovanissimi riscontrati sull'isola. Partite in viaggio lo scorso 28 giugno, dopo alcuni giorni di vacanza alcune delle ragazze hanno contratto il virus, al quale sono ancora positive. Nei prossimi giorni il tampone molecolare permetterà di comprendere la durata della quarantena prima del via libera per il rientro a casa.
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