Seconde case e manutenzione barche «Si aumenti la libertà di spostamento»

Seconde case e manutenzione barche «Si aumenti la libertà di spostamento»
di Oronzo MARTUCCI
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Martedì 28 Aprile 2020, 14:17
Il Decreto con cui il premier Giuseppe Conte ha annunciato modi e tempi della fase 2, che avrà effetti dal 4 maggio per uscire dal lockdown provocato dalla pandemia da Covid-19, è apparso in alcuni passaggi confuso e incerto, in particolare laddove persiste l'obbligo di rimanere in casa in assenza di motivazioni di lavoro, di salute o di situazioni di assoluta urgenza, sempre da autocertificare. Alcuni governatori del Nord hanno colto l'occasione per assumere decisioni in contrasto con il governo nazionale. Lo ha fatto il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, il quale sta pensando di definire in una ordinanza presidenziale la possibilità di garantire le cerimonie religiose in chiesa in una cornice di massima sicurezza, venendo incontro alle esigenze della Conferenza episcopale italiana. Lo hanno già fatto le Regioni Liguria e Veneto, le quali con decreti firmati dai presidenti Giovanni Toti e Luca Zaia hanno emanato ordinanze, già in vigore da ieri, che permettono ai residenti di entrambe le regioni di raggiungere la seconda casa e l'imbarcazione, anche in un altro comune rispetto alla residenza, per attività di manutenzione. Anche i governatori di Lazio e Friuli Venezia Giulia hanno autorizzato gli spostamento di proprietari di barche per effettuare la manutenzione. Si tratta di scelte di buon senso che sono state valutate con favore anche in Puglia da parte degli operatori del turismo delle seconde case e dei proprietari di barche.

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«Le attività di manutenzione sono necessarie e vanno programmate almeno un mese prima», sottolinea Roberto Ungaro, amministratore delegato di Wonderful Italy della Puglia centrale, un tour operator che lavora attraverso l'affittanza di seconde case, trulli, masserie e agriturismi nell'area della Valle d'Itria e della Costa dei Trulli, tra Ostuni, Fasano e Monopoli. «Se crediamo nel turismo delle seconde case, che garantisce più di altri segmenti il distanziamento sociale, è necessario che la Puglia valuti con attenzione questa possibilità. Tra l'altro spesso abbiamo bisogno che siano i proprietari a verificare quali interventi più incisivi sono necessari per mettere a norma una casa vacanza o una masseria», conclude Ungaro.

Anche Gianvito Ingletti, titolare dell'agenzia di viaggio Vacanze in Puglia che si occupa di incoming per case vacanza e case private tra Ostuni, Carovigno e San Vito dei Normanni è d'accordo sulla necessità di permettere un maggiore movimento ai proprietari di seconde case. «Il ritorno di interesse verso le località cosiddette minori e verso i borghi con pochi abitanti sta crescendo di interesse, perché garantiscono la piena immersione nella natura e il distanziamento sociale in assoluta sicurezza. Il blocco della mobilità aerea ha annullato l'arrivo degli stranieri ma possiamo offrire case vacanza e abitazioni private agli italiani, tra mare e campagna. Ha fatto bene il governatore Emiliano a permettere alcune settimane fa la ripresa delle attività di manutenzione degli stabilimenti balneari. Farebbe ancora meglio se cercasse una soluzione per garantire ai proprietari di seconde case di effettuare la manutenzione in tempo utile», conclude Ingletti.
Agostino Carparelli, presidente della Lega Navale di Ostuni, rivolge l'invito al presidente Emiliano a «verificare modi e termini per garantire ai proprietari di barche di effettuare le attività di manutenzione. È previsto un intervento del presidente nazionale della Lega Navale Italiana sul premier Conte e sul governo per ottenere questa possibilità, sinora negata», sottolinea Carparelli. «Le barche sono un patrimonio sul quale sono stati effettuati investimenti consistenti e con sacrificio da parte dei proprietari. Da mesi sono ferme senza possibilità di manutenzione, a rischio corrosione», dice ancora il presidente della Lega Navale.
«Nel pieno rispetto delle regole di sicurezza è possibile prevedere anche l'uscita in mare per le imbarcazioni», spiega Carparelli. «Per esempio, se l'omologazione permette di avere quattro persone a bordo, si può autorizzare in questo periodo la presenza di uscite in mare con due unità, conclude.
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