Zona arancione: locali chiusi e asporto fino alle 18. Visite e spostamenti, ecco cosa si può fare

Zona arancione: locali chiusi e asporto fino alle 18. Visite e spostamenti, ecco cosa si può fare
di Giovanni Del Giaccio
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Sabato 16 Gennaio 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 17 Gennaio, 09:47

Bar e ristoranti solo con asporto, niente seconde case, spostamenti con autocertificazione e per comprovate necessità. Sale l'indice di contagio, il Lazio entra in zona arancione e quindi si stringono le maglie.
Quello che si temeva, purtroppo, è avvenuto e così in attesa che i vaccini arrivino a tutti e facciano effetto - ci vorranno ancora mesi - si deve mantenere il distanziamento sociale.
Nonostante da ormai un anno ci dicano che è l'unico modo per evitare il diffondersi dei contagi, il messaggio è servito a poco. Non saremo in lockdown totale, ma ci mancherà poco. E se anche in questa occasione non rispetteremo le regole, il prossimo passaggio sarà la zona rossa.
Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire cosa possiamo fare e cosa non in questa fascia di rischio intermedio.
Regole, misure e divieti della zona arancione consentono di muoversi liberamente all'interno del comune, per fare sport, commissioni di ogni genere e andare a trovare amici e parenti in casa, ma si possono ospitare massimo due persone.
Si può uscire dal comune? Sì, ma soltanto per motivi di salute, lavoro e necessità da dichiarare nell'autocertificazione per gli spostamenti.

LE ATTIVITÀ

A pagare il prezzo più alto sono gli esercizi pubblici, costretti a restare chiusi tutto il giorno e che rimangono (quelli che decideranno di farlo) in funzione soltanto per l'asporto e la consegna a domicilio.
I ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti infatti esclusivamente per la vendita da asporto, consentita dalle 5 alle 18, e per la consegna a domicilio, consentita senza limiti di orario, ma che deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti.
Nelle aree o negli orari in cui è sospeso il consumo di cibi e bevande all'interno dei locali l'ingresso e la permanenza negli stessi da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti per asporto e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio.
Non sono comunque consentiti gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali.

GLI SPOSTAMENTI

Sono possibili, all'interno del proprio Comune, tra le 5 e le 22, così come si può andare dal parrucchiere, barbiere, estetista e come dicevamo invitare a casa fino a 2 persone non conviventi, oltre a spostarsi per andare a trovare parenti e amici ma solo all'interno dello stesso Comune, una volta al giorno e in una sola abitazione privata.
Niente seconde case - immaginiamo solo i turisti romani che hanno quelle a Sabaudia, al Circeo o Terracina - se non per comprovati motivi di urgenza. Il che equivale a un guasto o qualcosa di simile.
La regola delle seconde case vale anche se sono all'interno dello stesso comune, perciò se avete due appartamenti a Latina potete stare in quello di residenza e non nel secondo, a meno che ci sia un'emergenza.
Ci si può muovere entro i 30 chilometri dal confine del proprio Comune, purché non verso i capoluoghi di provincia se si vive in un centro fino a 5000 abitanti.
Per fare un esempio pratico, da Castelforte si può arrivare massimo a Gaeta, giusti giusti i 30 chilometri previsti.

Va considerato, comunque, che è sempre possibile andare fuori Comune per motivi di lavoro, salute, necessità, o per rientro al proprio domicilio, residenza o abitazione (purché muniti di autocertificazione).

I NEGOZI

I negozi sono aperti in zona arancione - sempre fino alle 18 - mentre i centri commerciali restano chiusi sabato e domenica (aperti solo supermercati, edicole, tabacchi, farmacie e parafarmacie al loro interno). Si tratta dell'ultimo tentativo di evitare il passaggio alla chiusura totale, perché purtroppo le misure adottate finora non sono state sufficienti e il virus ha continuato a correre.
Lo ha ben riassunto l'assessore regionale alla sanità, Alessio D'Amato: «La situazione richiede la massima cautela e attenzione, la zona arancione era prevista».
Ed è scattata automaticamente, dato che è stato superato il livello 1 dell'indice Rt e il contagio evidentemente corre.
Giovanni Del Giaccio
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