Accusati di 24 rapine tra Aprilia e il litorale, caccia ai complici di “Lupin”

Accusati di 24 rapine tra Aprilia e il litorale, caccia ai complici di “Lupin”
di Stefano Cortelletti
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Giovedì 15 Settembre 2022, 12:11

Proseguono le indagini dei carabinieri e della polizia dopo i due arresti di martedì all'alba ad Aprilia ad altrettante persone accusate di aver commesso, singolarmente o in concorso, ventiquattro rapine a mano armata in altrettanti esercizi commerciali tra marzo e maggio di quest'anno. In carcere a Latina sono finiti Francesco De Cristofaro, 36 anni, e Simone Perra, 26 anni detto Lupin, il ladro gentiluomo tra i più popolari in letteratura e in tv. Un soprannome che forse lo ha tradito. Il primo, che si trovava già ai domiciliari da maggio, è stato prelevato dalla sua abitazione di via Nettunense, il secondo nella casa in zona Selciatella.


L'ELENCO DELLE RAPINE
Compito degli inquirenti è stabilire quante rapine i due abbiano fatto insieme, quante singolarmente e quali, tra i colpi registrati quei due mesi, siano opera loro. Di certo c'è che le rapine sono iniziate il 6 marzo ad Aprilia, alla farmacia di via Carroceto che ha fruttato appena 200 euro, la farmacia del Campo sulla Pontina il 16 marzo, 900 euro il bottino; il 30 marzo è stata la volta del supermercato Conad di via Valtellina, che ha permesso all'autore del colpo di portare a casa 1.500 euro. Il 4 aprile di sera al supermercato Eurospin di via Carroceto, con bottino di 1600 euro circa. Cinque giorni dopo, il 9 aprile, altro colpo sempre all'Eurospin che aveva fruttato 2.800 euro. Poi il colpo in profumeria in centro città, ma con un bottino di poco più di 100 euro. Nel frattempo altre rapine sono state messe a segno in tre farmacie sulla Nettunense nel giro di mezz'ora, in due supermercati di Ardea, in tre attività tra Anzio e Nettuno, in una a Pomezia e altre che fanno parte del fascicolo di indagine.


LA PISTOLA
L'arma usata per i colpi era giocattolo, benché del tutto simile a una vera: era stata ritrovata all'interno dell'auto che l'11 maggio scorso aveva investito un maresciallo dei carabinieri di Aprilia di 45 anni che, in sella alla propria moto personale, si era messo all'inseguimento di quella vettura che fuggiva dopo due rapine in altrettanti supermercati di Velletri. L'ultima rapina del gruppo. Sempre nella stessa auto fu rinvenuta la chiave della Fiat Panda usata sempre per i colpi e lasciata in sosta in via dei Cinque Archi. Il modus operandi della banda era infatti quello di utilizzare vetture rubate con le quali muoversi agevolmente tra gli esercizi da svaligiare e poi, dopo una prima fuga, lasciarla da qualche parte in sosta e farsi venire a prendere da altri complici, ancora ricercati. Il problema della Panda, però, fu un altro: era rimasta in panne. Non ci fu una strategia in quel caso, ma semplice necessità di avere un mezzo funzionante per tornare a casa. Le indagini, come detto, non sono ancora concluse. In attesa che la procura di Velletri, titolare dell'indagine, stabilisca le responsabilità anche degli altri due individui non ancora arrestati ma che formalmente risultano indagati.
 

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