La Asl: «Cerchiamo 300 cittadini indiani necessari i tamponi»

3 Minuti di Lettura
Giovedì 29 Aprile 2021, 05:02
IL CASO
Sono circa 300 i cittadini che dall'India sono arrivati in provincia di Latina prima dello stop dei voli imposto dal ministro Speranza. Per rintracciarli e informarli la collaborazione con i rappresentanti della popolazione indiana sarà a questo punto indispensabile. Su questa nuova emergenza è intervenuto anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: «Dal punto di vista sanitario ha dichiarato - abbiamo attivato la struttura per i necessari controlli sui voli in arrivo dall'India all'aeroporto di Fiumicino. Solo oggi (ieri ndr) centinaia di passeggeri. Ma è indispensabile attivare forme di quarantena controllata per gli arrivi e bloccare i voli dall'India sollecitando anche iniziative che coordinino a livello europeo gli arrivi».
LA MANAGER ASL
«Dobbiamo rintracciare tutti i cittadini che hanno raggiunto i comuni pontino fino a 14 giorni prima dell'ordinanza del ministro Speranza - dice la direttrice generale della Asl Silvia Cavalli Sono stati attivati negli aeroporti i servizi Uscar regionali per i tamponi e noi stiamo mettendo in atto tutte le attività possibili di prevenzione. Negli ultimi mesi, con i drive-in e l'attività di tracciamento, abbiamo individuato diverse positività fra i cittadini indiani e abbiamo concentrato qui la nostra attenzione dal momento che la comunità vive evidenti condizioni di sovraffollamento domiciliare che favoriscono la circolazione del virus. Abbiamo quindi avviato screening direttamente nelle aziende agricole e attraverso la prefettura incontrato i cinque capi religiosi che rappresentano questa popolazione che vive e lavora da Aprilia a Fondi e spiegato che le misure di sicurezza che stiamo adottando non hanno altra finalità se non quella sanitaria. E' un lavoro importante e gravoso ma stiamo compiendo tutti gli sforzi necessari».
Il timore maggiore è legato allo spettro della variante indiana che non è ancora del tutto scongiurato, nonostante i referti dei primi campioni inviati al laboratorio dell'istituto Spallanzani abbiano dato esito negativo alla mutazione del virus del Paese asiatico ma positivo invece per quella inglese. E' ormai chiaro che questo per la Asl e le istituzioni pontine è un fronte aperto che richiede il massimo impegno, soprattutto in concomitanza con l'allentamento delle restrizioni già avviato e con l'approssimarsi di una stagione estiva che promette di registrare il tutto esaurito. Proprio per questa ragione una delle strategie di intervento stabilite intorno al tavolo della prefettura è quella di organizzare centri di screening covid della Asl in tutti i comuni caratterizzati dalla maggior presenza di lavoratori indiani. Si parte oggi da Sabaudia, da Bella Farnia in particolare, dove saranno allestiti tendoni per effettuare test rapidi ai residenti, sia indiani che italiani, e si andrà avanti toccando anche il nord della provincia, con Latina e Aprilia, e poi Terracina, Fondi, Pontinia e San Felice. «Abbiamo concluso i confronti con i rappresentanti della comunità ha spiegato anche il prefetto Maurizio Falco al termine del nuovo vertice di ieri Ci è stata assicurata la massima partecipazione allo screening programmato oggi, vedremo i risultati. Il timore è che resti dietro le quinte tutta la fascia degli irregolari».
A Bella Farnia si prevedono circa 500 tamponi mentre ieri in un'azienda agricola di Terracina sono stati effettuati 54 test sui braccianti, di cui otto risultati positivi inviati subito allo Spallanzani. Si fa inoltre più concreta, grazie ai primi colloqui avviati, anche l'ipotesi di collaborare con Emergency proprio per rintracciare e avvicinare quella grande fetta di popolazione indiana non censita e che si stima possa essere numerosa tanto quanto quella regolare. L'idea è quella di costruire un clima di fiducia e raggiungere gli stranieri invisibili e dunque più fragili direttamente nei luoghi in cui vivono, con un'equipe composta da infermieri e un mediatore culturale. «La trattativa con Emergency spiega il prefetto potrebbe aiutarci a costruire un percorso anche al di là della prevenzione legata al covid. Ma c'è anche un altro elemento di novità emerso: molti hanno timore che il periodo di quarantena e isolamento possa far loro perdere il lavoro e la paga. Attraverso l'Inps cercheremo di garantire che le loro competenze economiche non saranno toccate».
Laura Pesino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA