Caso Aprilia, la dottoressa sospesa: «Non sono una no-vax». Già sostituita dalla Asl

Caso Aprilia, la dottoressa sospesa: «Non sono una no-vax». Già sostituita dalla Asl
di Raffaella Patricelli
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Giovedì 18 Novembre 2021, 10:54

Tra pazienti furiosi, la politica che chiede una posizione e un andamento dei contagi covid che preoccupa, la capogruppo della Lista Terra, ad Aprilia, la dottoressa Mariana Iulian (tra i tre medici sospesi dalla Asl perché senza vaccino anticoronavirus) fornisce la sua versione dei fatti. In questi giorni si è tanto parlato di lei e del suo ruolo politico legato alla scelta di non vaccinarsi, dopo la difesa del sindaco Terra, arrivano invece le sue precisazioni.
«Negli ultimi giorni, Aprilia è al centro dell'attenzione dei media nazionali per un peggioramento della situazione epidemiologica e per la scelta del Sindaco, di concerto con le autorità sanitarie, di ripristinare l'obbligo all'uso della mascherina anche nei luoghi all'aperto - commenta la Iulian è in questo contesto che il mio nome è comparso su alcune testate, nell'ambito della sospensione disposta dalla ASL di Latina. Alla luce del mio ruolo come medico di famiglia e come consigliere comunale è doveroso fornire delle precisazioni. Vorrei chiarire innanzitutto che non sono un medico novax, - dice la dottoressa - come invece ho letto su diversi articoli di giornale o su alcuni siti di informazione. La scelta di non sottopormi alla vaccinazione contro il Covid19 è dovuta fondamentalmente alle mie condizioni di salute: sto approfondendo e facendo degli accertamenti, esattamente come farebbe qualsiasi paziente in situazioni simili a quella in cui mi trovo. Fino alla sospensione, ho sempre effettuato di persona la vaccinazione per i miei pazienti. Dunque, non corrispondono al vero ricostruzioni secondo le quali io sarei contraria ai vaccini in generale e a quello contro il Coronavirus. In questi anni non mi sono mai risparmiata nella lotta contro la pandemia, come possono testimoniare anche alcune iniziative di cui mi sono fatta promotrice. Tra queste, mi piace menzionare i test rapidi alla ex Claudia, nel febbraio scorso, somministrati dai medici di medicina generale e resi possibili dalla disponibilità dell'Amministrazione comunale. Anche in questi giorni, ho provveduto ad assicurare continuità al servizio dell'attività ambulatoriale, di concerto con la direzione ASL, per non arrecare disagi ai miei assistiti. Condivido le scelte dell'Amministrazione comunale, continuo a prestare la massima attenzione a questo virus e raccomando a tutti i cittadini, come medico e anche come cittadina aggiunge - di continuare ad avere la massima prudenza».
Su quanto sta accadendo nella comunità romena per quanto riguarda il bassissimo tasso di vaccinazione, la dottoressa Iulian dice: «Ad oggi, la comunità romena è meno numerosa di quanto lo fosse prima ed è costituita da pochissimi anziani, molti soggetti di età medio bassa e soprattutto giovani e bambini non ancora inclusi nel programma vaccinale antiCovid. Tutto ciò spiega il perché di un numero apparentemente esiguo di vaccinazioni. Spero che questa attenzione mediatica aiuti il nostro territorio a focalizzarsi sulle criticità che attraversano in questo periodo il sistema sanitario locale. È proprio attraverso un sistema sanitario efficiente e capillare che è possibile fronteggiare emergenze gravi». In questi giorni, però, è stato proprio il sindaco Terra a chiedere verifiche sulla comunità romena che conta circa 10 mila cittadini sul territorio, una comunità ben integrata e da sempre parte di Aprilia. La dottoressa Iulian nel frattempo è stata già sostituita dalla Asl. Il dirigente del distretto Latina1, il dottor Belardino Rossi ha autorizzato l'entrata in servizio della dottoressa Stefania Chiotti che riceve già i pazienti presso lo studio di via Pergolesi. Per gli altri due si stanno accogliendo le richieste di alcuni medici, oggi ci sarà un colloquio con una professionista. Per il terzo medico si vaglierà un ulteriore posizione entro la settimana.
Raffaella Patricelli
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