Ciò che più si temeva è stato alla fine confermato: la variante indiana è arrivata in provincia di Latina. Un caso è stato infatti rilevato all'interno della comunità sikh della zona rossa di Bella Farnia, a Sabaudia, già sottoposta a due intere giornate di screening organizzate dalla Asl. La conferma è arrivata ieri dall'assessorato alla Sanità del Lazio e dalla Asl pontina, dopo i risultati delle analisi di sequenziamento del virus effettuate dall'istituto Spallanzani di Roma. Dopo diversi accertamenti a campione sui test inviati, tutti risultati negativi per settimane, gli esperti sono effettivamente incappati nella temuta variante individuata in uno dei cittadini indiani residenti nella popolosa frazione di Sabaudia, che attualmente si trova già in quarantena vigilata all'interno della struttura covid di Cerasella e sotto stretta sorveglianza della Asl.
Il nodo appare però legato al fatto che l'uomo non risulta rientrato recentemente dall'India e dunque il suo contagio è avvenuto proprio sul territorio, probabilmente per la vicinanza con uno o più positivi che non si sono sottoposti al controllo sanitario dei giorni scorsi o che erano tornati dal proprio Paese. Attualmente il dipartimento di prevenzione sta risalendo a tutte le persone con cui il cittadino è entrato in contatto prima di essere isolato, per cercare di monitorare e bloccare la circolazione del virus.
Intanto ieri il tendone della Asl è stato allestito a Fondi, dove sono stati accolti i braccianti indiani e pachistani: 501 i tamponi eseguiti e 16 positivi scoperti, nessuno dei quali al momento trasferito in strutture covid perché le rispettive situazioni abitative sono apparse compatibili con l'isolamento. La campagna promossa dalla Asl continua però a ritmo serrato anche nei prossimi giorni con nuove tappe in programma a Borgo Montenero, Bella Farnia e poi nelle aree nord della provincia, Aprilia e Latina, la prossima settimana.
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