AstraZeneca, professoressa 50enne di Formia colpita da ictus dopo il vaccino: è grave

AstraZeneca, professoressa 50enne di Formia colpita da ictus dopo il vaccino: è grave
AstraZeneca, professoressa 50enne di Formia colpita da ictus dopo il vaccino: è grave
di Monica Forlivesi
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Giovedì 8 Aprile 2021, 05:07 - Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 17:02

Un'insegnante di Formia è ricoverata in gravi condizioni all'ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar di Valpolicella, in provincia di Verona. È stata colpita da un malore mentre si trovava in Veneto dalla figlia, i familiari si sono rivolti all'Associazione Giustitalia: vogliono sapere se esiste un collegamento tra la trombosi e la somministrazione del vaccino anticovid. L'Associazione Giustitalia - alla quale si è rivolto il marito della signora che ha poco più di 50 anni - spiega che l'insegnante è stata vaccinata il 14 marzo a Formia, nei giorni successivi alla somministrazione della fiala AstraZeneca, ha accusato i sintomi comuni a molte persone, qualche dolore e febbre, quindi un miglioramento che l'ha convinta ad affrontare il viaggio a Verona per raggiungere la figlia. «Dopo settimane di malessere generale - spiega il dottor Luigi De Rossi di Giustitalia - con febbre alta, dolori, capogiri, debolezza, la scorsa settimana è stata ricoverata d'urgenza all'ospedale di Nagrar. Le sue condizioni sono gravi, la donna è stata colpita da un grave ictus collegato alla vaccinazione anticovid».

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I familiari della vittima non hanno voluto rilasciare dichiarazioni, mentre l'ospedale conferma il ricovero della donna ma, contrariamente a quanto affermato da Giustitalia, sottolinea che non è stata effettuata alcuna segnalazione all'Aifa, in quanto non sono state riscontrate nella cinquantenne formiana sintomi riconducibili al vaccino e alle possibili reazioni avverse elencate nel bugiardino.

L'associazione alla quale si è affidata la famiglia annuncia che «oltre alla richiesta di danni e alla denuncia per lesioni colpose gravissime alla Procura competente per territorio, si ipotizza un ricorso ex art. 700 cpc al Tribunale per accertare incontrovertibilmente la relazione tra somministrazione del vaccino ed eventi trombotici o ischemici». Aggiungono anche che i «sanitari dell'ospedale hanno già doverosamente effettuato la segnalazione alle autorità sanitarie». Circostanza negata dall'ufficio stampa dell'ospedale che sottolinea che non è stata fatta alcuna segnalazione all'Aifa non essendoci i presupposti.

 


Giustitalia da mesi sta portando avanti una class action contro l'azienda farmaceutica AsraZeneca e diverse famiglie di persone colpite da malore in seguito alla somministrazione del vaccino - ma ancora non è stato provato ci sia una correlazione - si sono rivolte all'associazione chiedendo chiarezza e il risarcimento dei danni. E' fondamentale però tenere presente che ieri, ancora una volta, il comitato per la sicurezza dell'Agenzia Europea per i Farmaci, l'Ema appunto, ha dichiarato che i «coaguli di sangue insoliti con piastrine basse» sono effetti collaterali molto rari. La frequenza è difficile da valutare, dice l'agenzia, ma parla di circa «un caso su 100mila, o più» e la conclusione è che i benefici sono superiori ai rischi».
 

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