Coronavirus, vita da anziani, i più soli in questi giorni. I consigli del geriatra

Coronavirus, vita da anziani, i più soli in questi giorni. I consigli del geriatra
di Maria Lombardi
4 Minuti di Lettura
Sabato 7 Marzo 2020, 01:13 - Ultimo aggiornamento: 12:43

Sentirsi facile bersaglio del virus, e già questa è dura. Un’altra vittima del coronavirus, aveva 81 anni e qualche patologia. Lo sottolineano le cronache, con involontario cinismo, polemizza qualcuno, lo confermano le statistiche: le vittime sono per lo più loro. Ritrovarsi tra quei numeri, o lì intorno, senza più il torneo del burraco perché i centri anziani hanno chiuso - da ieri anche a Roma e nel Lazio - il nipotino non viene a casa, meglio non rischiare, gli amici al bar, nemmeno quelli.

Fare la spesa al tempo del coronavirus: cautela con carne e pesce crudi
Coronavirus, festa di Carnevale senza precauzioni: da Fondi è partita la nuova infezione
Coronavirus a Roma, il Campidoglio chiude tutti i centri anziani della Capitale


Papà, non uscire, lo raccomandano i figli agli over 75 e pure il Ministero della salute. Visite tagliate nelle case di riposo, i parenti si salutano su Skype. Ci vuole tutta la forza d’animo degli anziani, quel poco di fatalismo che viene con l’età, la tolleranza che arriva con gli acciacchi a sopportare tutto questo. Anche quel sottile senso di emarginazione. «Mica siamo appestati, noi anziani», si ribella nonna Consiglia confinata nella zona rossa di Lodi. Soltanto più fragili e anche bisognosi, e ci vorrebbero mille pensieri in più e per fortuna in tanti casi ci sono. La consegna della spesa a domicilio, gratis: lo fa la grande distribuzione a Firenze, il Comune di Sesto San Giovanni, gli agricoltori di Campagna Amica ad Ancona e molti altri centri. La linea telefonica dedicata agli anziani a Mantova, lo sportello “Ti sostengo” a Gorizia per chi è avanti con l’età.
 



«Chiariamo subito una cosa: gli anziani non corrono più rischi degli altri di infettarsi, ma se vengono colpiti dal virus sono esposti a danni particolarmente gravi», spiega Francesco Landi, geriatra del Policlinico Gemelli. «Se il messaggio non è chiaro, rischiamo di farli passare per untori. È importante che non si ammalino perché con la polmonite provocata dal coronavirus rischiano gravi insufficienze respiratorie e dunque hanno bisogno più degli altri della rianimazione. Devo essere riguardati, ovviamente, e protetti senza però scatenare la fobia: se gli anziani fanno uno starnuto moriranno».




Attenzione alle distanze, innanzitutto. Evitare baci e abbracci anche in famiglia, con il nipotino meglio una passeggiata al parco che tenerlo sulle ginocchia. «Se non è strettamente necessario è meglio che restino a casa - aggiunge lo specialista - soprattutto chi ha più fragilità. Il che non vuol dire mettere gli anziani in isolamento e nemmeno abbandonarli nelle loro abitazioni». Una vita più asociale, inevitabile, «ma proprio per questo bisogna far sentire loro più vicinanza dal punto di vista affettivo». 

PAURA DI CONTAGIARLI
Nonna Peppina, 97 anni, di Fiastra, nelle Marche: dopo il terremoto (è diventata simbolo della resistenza nelle zone del sisma) il coronavirus. «Da gennaio non vedo figli e nipoti», hanno paura di contagiarla. «È dura». Il papà della sindaca di Montegranaro è in rianimazione all’ospedale Torrette di Ancora. Tutta la famiglia in isolamento, compresa Ediana Mancini, «possiamo solo parlare al telefono con i medici». Il virus separa chi sta insieme da 60 anni: Gene positivo al Covid19, in quarantena al Life Center di Kirkland (nello stato di Washington), Dorothy e va a salutarlo attraversi i vetri della finestra. Alle Molinette di Torino, marito e moglie ottantenni ricoverati insieme, lui è in rianimazione.

«Siamo sotto il cielo», il saggio nonno napoletano intervistato da una tv. «Abbiamo sconfitto la spagnola, il colera. E lo faremo con il coronavirus.». E nonna Giovanna, su Instagram, mostra come si lavano bene le mani, al ritmo di musica: «Occhi aperti, ma non ci mettete paura». 

I CONSIGLI DEL GERIATRA

CONTATTI
Evitare quelli
ravvicinati anche
con i parenti

Niente baci, abbracci e nipotini sulle ginocchia: gli anziani devono fare bene attenzione a tenere con tutti la distanza di sicurezza di almeno un metro. Evitare contatti ravvicinati anche con i figli e i parenti più stretti.



FREDDO
No alle basse
temperature
facilitano contagi

Evitare di uscire, se proprio non è necessario, come si raccomanda agli over 75, e soprattutto non esporsi alle basse temperature. Il freddo potrebbe facilitare il contagio e l’infezione da coronavirus.

A TAVOLA
Bere tanto,
l’idratazione
fa la differenza

Valgono gli stessi consigli usati per una normale influenza: bere tanto e idratarsi bene, mangiare frutta e verdura meglio se di stagione. Gli anziani non sempre sono attenti all’alimentazione, vanno controllati 


CASA
Tenerla pulita
e ricevere
poche visite

Fare attenzione alla pulizia delle mani che vanno lavate spesso, ma anche delle superfici di casa, soprattutto se si ricevono visite (da ridurre all’essenziale). Meglio incontrare il nipotino al parco che dentro casa. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA