Roma, cuoca violentata, la paura delle mamme: «Portiamo via da lì i nostri bambini»

Roma, cuoca violentata, la paura delle mamme: «Portiamo via da lì i nostri bambini»
Roma, cuoca violentata, la paura delle mamme: «Portiamo via da lì i nostri bambini»
di Alessia Marani
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Mercoledì 12 Maggio 2021, 08:18

Gli ultimi bambini vanno via che sono scoccate quasi le due, ma è già da un paio d'ore che il via vai di genitori alla scuola Santa Chiara di via Caterina Troiani al Torrino è continuo. Dopo l'arrivo della polizia nel complesso immerso nel verde che ospita dalla materna alle medie, è partito il tam tam sulle chat delle classi: chi può venga a prendere i bambini. Le prime notizie sono frammentarie e confuse. «Ci hanno detto - racconta una mamma - di venire perché c'era stato un tentativo di rapina all'esterno e che uno sconosciuto si era rifugiato qui dentro. Invece pare che qualcuno si sia introdotto nella mensa e abbia rubato». Non si capisce molto sulle prime. Di sicuro c'è una caccia all'uomo e i poliziotti sono all'interno anche per i rilievi scientifici.

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La sorveglianza - Quel che accaduto, si scoprirà solo più tardi, è un fatto ancora più grave: non solo uno sconosciuto è riuscito a entrare nella mensa che è sul retro, ma ha puntato un coltello alla gola di una delle cuoche e l'ha aggredita. Non è chiaro fino a che punto abbia abusato di lei: l'ha spinta in uno stanzino e prima di andarsene l'ha chiusa dentro a chiave, arraffando i soldi che aveva nel portafoglio. La donna, terrorizzata, aveva ancora con se il telefonino e ha chiamato la direttrice scolastica che si è precipitato per liberarla. «Ma la cuoca è ferita?», domanda un'altra mamma spaventata. «Mi chiedo: e se quell'uomo armato di coltello avesse incontrato mia figlia o altri bambini nel corridoio? Che cosa sarebbe successo?».
Una rappresentante scolastica annota su un registro cartaceo i nomi dei bambini che man mano vengono presi e riportati a casa: i genitori firmano e i piccoli, con i visi un po' stravolti li seguono. «Qua sotto la collinetta è pieno di nomadi - afferma un papà, l'ultimo a essere arrivato - magari sarà un disperato che arriva da lì o qualcuno che in passato aveva bussato alle suore per chiedere qualcosa da mangiare. Ma non si può sapere. Fino a qualche tempo fa c'era un servizio di vigilanza privata a vegliare sulla scuola, ma da un po' di tempo le guardie giurate non ci sono più. La scuola dovrebbe essere un posto sicuro per i bambini».
 

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