Cadono calcinacci al Villaggio Pescatori: vigili del fuoco accorsi in via Palermo. Danneggiata auto in sosta

Cadono calcinacci al Villaggio Pescatori: vigili del fuoco accorsi in via Palermo. Danneggiata auto in sosta
di Salvatore MORELLI
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Martedì 1 Novembre 2022, 10:21 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 02:17

Calcinacci in caduta libera sulle auto parcheggiate intorno a una palazzina di via Palermo, al Villaggio pescatori a Brindisi, costruita negli anni '60 dall'amministrazione provinciale insieme ad altri caseggiati dello stesso tipo. Lo stacco improvviso di un cornicione, avvenuto a circa una ventina di metri da terra, ha colpito nella tarda mattinata di giovedì il parabrezza di un veicolo, arrecando vistosi danni. Tant'è che il proprietario ha immediatamente informato del caso il Comando provinciale dei vigili del fuoco e la polizia locale per le relative competenze del caso.

I precedenti

Nemmeno una novità da quelle parti: tutte le vecchie palazzine, di tre piani, dislocate tra via e largo Palermo, via Abate Teodoro Monticelli e via Primo Longobardo (situata nei pressi di alcuni plessi scolastici) presentano da diversi anni lo stesso effetto groviera lungo la parte alta che riguarda le terrazze. Numerose, nel tempo, le denunce dei residenti relative allo stesso fenomeno (che si evidenzia di più nel corso degli acquazzoni), diventato molto pericoloso per chi si aggira da quelle parti, tra cui gli studenti di un liceo, una scuola media e una scuola elementare che al mattino sostano nei dintorni di quelle palazzine dove si trovano alcuni negozi commerciali. Inoltre, da quelle parti ci giocano, e non con poco rischio, anche i bambini nel pomeriggio.


Di recente, forse a causa di un deterioramento strutturale che sulle facciate esterne di quelle palazzine ha raggiunto una fase critica, non si contano gli interventi che i pompieri hanno dovuto effettuare per relazionare sempre sullo stesso argomento. Simile a quello che giovedì scorso ha coinvolto un'auto in sosta. Sul posto, il giorno dopo, sono arrivati alcuni operai per tamponare momentaneamente le ferite di quella palazzina. Ma il problema rimane, come anche un nastro di plastica che insieme ad alcune transenne avvolgono l'intera palazzina per indicare che è severamente parcheggiare sotto quei cornicioni. Una storia che va avanti da oltre vent'anni.
Tra l'estate e l'autunno del 1999 le case dell'amministrazione provinciale erano già rimbalzate alla cronaca quando dai terrazzi iniziò improvvisamente a piovere in casa. Un problema che vide addirittura scendere in strada gente di 90 anni a protestare a causa di un intervento da 800 milioni delle vecchie lire che prevedeva uno sgombero totale delle famiglie per realizzare nuovi lavori. Molti degli inquilini, ed in particolare quelli che abitavano all'ultimo piano (tra cui vecchi pescatori e disabili) furono costretti a vivere a stretto contatto con gli operai per non abbandonare l'appartamento. Oggi, quei solai presentano nuovamente muffe e cedimenti, con la situazione esterna (quella dei cornicioni e dell'intonaco che copre le strutture portanti) nuovamente al collasso.
In seguito ad alcuni interventi, qualche palazzina è stata in qualche modo tamponata per evitare problemi, ma ora la situazione sta di nuovo precipitando e si rischia non poco se qualche pezzo di cornicione finisce in testa a qualcuno. Anche durante l'ultimo maltempo, lungo i marciapiedi sono improvvisamente caduti altri pezzi d'intonaco. Uno stacco che ha allarmato non poco visto che ha interessato l'intero lato di un cornicione che si affaccia lungo una piazza alberata, meta anche di altri automobilisti che parcheggiano sotto quelle palazzine. Tanto da isolare nuovamente l'intera area. Purtroppo, la storia continua senza alcuna soluzione e con molti pericoli.
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