Salgono a tre i decessi per il contagio ma per gli esperti «il peggio è passato»

Salgono a tre i decessi per il contagio ma per gli esperti «il peggio è passato»
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Lunedì 25 Febbraio 2019, 05:04
L'EMERGENZA
BELLUNO Un macabro bollettino senza fine. È quello dei morti per influenza in provincia, o meglio di polmonite con identificazione del virus influenzale, come viene precisato nel report diffuso periodicamente dalla Regione. L'11 febbraio è deceduto Marco Parissenti, 57 anni, che godeva di ottima salute. Qualche giorno fa è toccato al benzinaio di Domegge, il 70enne Giuseppe De Meio, che invece soffriva di altre patologie. Ieri la terza vittima: il 65enne Roberto Faneo, di Belluno, anche lui sanissimo prima del virus. Consola solo che, secondo i dati regionali, il picco è passato.
I DATI
«L'influenza stagionale in Veneto - si leggeva in una nota della Regione emanata giovedì scorso - ha raggiunto il suo picco nella settimana a cavallo tra fine gennaio e inizio febbraio ed è iniziata la fase di calo dell'incidenza. Lo indica il nono Rapporto Epidemiologico della Regione Veneto, elaborato sui dati raccolti dai 116 medici di famiglia che costituiscono la rete sentinella sul territorio nella settimana dall'11 al 17 febbraio». «Il virus - si legge nel Rapporto - ha provocato finora 69 casi gravi con complicanze, con 13 decessi, segnalati dall'Usl Euganea (6), dalla Scaligera (2), Marca Trevigiana (2), Serenissima (1), Polesana (1) e Veneto Orientale (1). Le persone colpite sono state per l'80% maschi, con un'età media di 57,6 anni. Tutti sono stati ricoverati nelle Terapie Intensive degli ospedali. «Secondo i nostri esperti si legge nella note regionale si conferma anche in Veneto la fase di discesa, con il picco massimo che sarà, alla fine, tra i più alti degli ultimi anni, ma la situazione, a parte qualche inevitabile e momentanea situazione di stress in alcuni Pronto Soccorso legato anche alla carenza di medici per l'emergenza urgenza, è stata affrontata, e lo sarà fino al termine delle necessità, con efficacia e una buona organizzazione, sia ospedaliera che territoriale. L'attenzione rimarrà alta fino alla fine».
L'EPIDEMIA
«Sono stati segnalati 13 decessi correlati con infezione da virus influenzale - si legge nel report -, in dieci soggetti anziani, molti dei quali con patologie pregresse, in due adulti ed in un adolescente; per quattro di questi la tipizzazione del virus ha portato all'identificazione del ceppo A H3N2, per otto l'A H1N1 e per uno A di altro sottotipo. Si segnalano, inoltre, tra i casi di polmonite con identificazione del virus influenzale, non rientranti nella definizione della circolare ministeriale, ulteriori 4 decessi». Purtroppo il numero è salito a 5, con la morte del 65enne ex rugbista bellunese. «Complessivamente - prosegue il Report -, il trend della curva d'incidenza regionale mostra un andamento in forte crescita nell'ultimo periodo con un primo calo in queste ultime settimane, leggermente posticipato rispetto all'ultima stagione ma in linea con molte delle stagioni precedenti. Nelle prossime settimane sarà possibile capire l'intensità complessiva di questa stagione influenzale, si può ipotizzare che rappresenti il picco stagionale con un massimo tra i più alti degli ultimi anni».
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