Veneto, altri 1000 contagi Ecco chi si infetta di più Zaia: «Rischiamo il giallo»

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Sabato 13 Novembre 2021, 05:06
I DATI
VENEZIA Altri mille contagiati in Veneto: erano 1.077 mercoledì, ventiquattr'ore dopo sono scesi a 1.029, ma a fronte di appena 78mila tamponi contro i 100mila dell'altro giorno. Ma chi sono gli infettati? Il profilo dei nuovi positivi al coronavirus dice: donna, cinquantenne, non vaccinata. L'exploit riguarda però i ragazzini: è la curva dei teenager, da zero a 14 anni, a impennarsi più di tutte. Ma i timori riguardano principalmente i vecchi, anche se - notizia del bollettino di ieri - in Veneto non c'è un over 80 non abbia avuto o prenotato almeno una dose di siero anti-Covid. Per tutti dal presidente della Regione, Luca Zaia, arriva un severo monito: «Il trend in aumento dei casi deve essere affrontato con la massima serietà, in caso contrario il passaggio nella zona gialla è un'ipotesi concreta». Il Veneto ha, in tutta Italia, il maggior numero di persone in isolamento: 14.872. E ieri altre 7 vittime.
IL GENERE
Le tabelle pubblicate in questa pagina sono state elaborate dalla Regione del Veneto e indicano che gli anziani dovrebbero correre per farsi la terza dose. Perché la copertura a distanza di mesi sta scemando e anche i vaccinati con una o due dosi stanno cominciando a infettarsi. Nella maggior parte dei casi senza finire in ospedale, ma con le persone di una certa età bisogna prestare cautela.
Nel periodo compreso tra il 4 e il 10 novembre in Veneto si sono contagiati 3.006 femmine e 2.875 maschi. Il picco si è verificato nella fascia di età 45-64 anni (con 947 donne contagiate e 884 maschi), seguito dalla fascia 25-44 anni (732 donne, 646 maschi) e 0-14 (549 ragazze, 616 ragazzi). Gli anziani con più di 85 anni si sono infettati meno: i contagi hanno interessato solo 110 donne e 61 maschi. E non è un caso, visto che - notizia di ieri dal bollettino regionale - il 100% degli over 80 ha avuto o prenotato almeno una dose di vaccino, mentre il 97,4% degli ultraottantenni ha già completato il ciclo. Il punto è che le due dosi non bastano più. Gli esperti dicono che serve la terza, la cosiddetta booster.
L'IDENTIKIT
Dunque, i contagiati di questa quarta ondata di Covid in Veneto sono principalmente donne giovani e in età lavorativa, tra i 25 e i 64 anni. Ma vaccinate o non vaccinate? A rispondere a questa domanda è un'altra tabella elaborata dalla Regione che mostra il tasso di nuovi positivi nel periodo compreso tra il 25 ottobre e il 7 novembre per stato vaccinale al momento della positività e per classe di età. Il dato totale è emblematico: la stragrande maggioranza degli infettati - 219,4 su 100mila abitanti - non era vaccinato, 76,1 su 100mila abitanti aveva fatto una sola dose di siero anti-Covid, mentre 50,1 sempre su 100mila abitanti aveva completato il ciclo vaccinale. Ma è la differenziazione per classi di età che mostra quanto sia necessaria la terza dose soprattutto per gli anziani: i ragazzi dai 12 ai 19 anni che si sono vaccinati completamente rispetto ai coetanei non immunizzati hanno un tasso di positività bassissimo (23,8 contro 229 ogni 100mila abitanti), segno che, avendo avuto la somministrazione da poco, hanno un'alta copertura. Al contrario, tra gli over 80 la differenza tra vaccinati, vaccinati parzialmente e vaccinati con ciclo completo è minima: ogni 100mila abitanti si contagiano 75,9 persone che non si sono immunizzate, 69,3 che hanno fatto una dose e 58,6 che invece hanno completato il ciclo. La campagna di profilassi per gli anziani è iniziata infatti lo scorso inverno e la copertura si sta affievolendo. Per questo è raccomandata la terza dose.
IL MONITORAGGIO
Il monitoraggio settimanale della Cabina di regia tra ministero della Salute e Istituto superiore di sanità vede il Veneto al terzo posto per incidenza dei contagi ogni 100mila abitanti (115,3 contro una media nazionale di 78), dopo Bolzano (316,3) e Friuli Venezia Giulia (233). Il tasso di occupazione dei posti letto in area medica in Veneto è basso, 3,8% contro la media nazionale del 6,1% (il record è di Bolzano con 13,6%), ma è aumentato nelle terapie intensive (5,2%), comunque dopo il Friuli (10.9). E l'Rt è salito a 1.23.
IL MONITO
«È ancora una situazione sotto controllo ma non c'è assolutamente da dormire sonni tranquilli, dato che siamo già oltre 1.000 casi al giorno», ha detto il governatore Luca Zaia che ha rivolto «un invito a chi non l'ha ancora fatto a valutare positivamente l'accesso alla vaccinazione, nella logica della libertà». Il gruppo consigliare regionale del Partito Democratico sollecita però Zaia perché venga assicurata subito la terza dose agli insegnanti: «Alcune Regioni si sono mosse in autonomia, come Piemonte, Lazio e Campania. Anche il Veneto faccia la propria parte».
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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