Rotatoria "salvavita" al Montiron per eliminare l'incrocio killer

Uno dei tanti incidenti accaduti nel tratto del Montiron
Uno dei tanti incidenti accaduti nel tratto del Montiron
di Elisio Trevisan
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Domenica 29 Novembre 2020, 06:30

L’incrocio della morte ha vita breve. L’Anas ha finalmente formalizzato il progetto per la realizzazione della rotatoria al Montiron al posto dell’incrocio tra la Strada statale 14 “della Venezia Giulia”, la via Triestina e la via San Eliodoro che porta a Quarto d’Altino: un’intersezione che è stata teatro negli anni di moltissimi incidenti perché sulla statale confluiscono due arterie minori senza alcun semaforo; inoltre lungo la statale, che proprio in corrispondenza di quel punto, in direzione Jesolo e San Donà, è rettilinea e si riduce da quattro a due corsie, i veicoli di solito procedono ad una velocità parecchio elevata; se ci si aggiunge che quella, per veneziani e mestrini, è la strada del mare perché porta, appunto, a Jesolo, e che (a parte in questi mesi di emergenza Covid) è frequentatissima giorno e notte soprattutto nei fine settimana, si fa presto a trarne le conclusioni. Non a caso l’assessore alla Mobilità, Renato Boraso, ha espresso «grande soddisfazione perché, aderendo alle richieste della nostra amministrazione, finalmente Anas ha formalizzato il progetto che metterà in sicurezza quell’incrocio. È un’opera importante non solo per il Comune di Venezia ma anche per Quarto d’Altino perché il nodo del Montiron serve pure il museo archeologico. Dopo la tragica sequenza di morti siamo arrivati alla soluzione, per questo voglio ringraziare il direttore generale dell’Anas Mario Liberatore che ha saputo cogliere le istanze dei due comuni». L’intervento è stato già finanziato e rientra nella programmazione Anas nell’ambito del Contratto di programma 2019 per un importo di 1 milione e 90mila euro. L’Anas, in base alle richieste avanzate da anni da Venezia e Quarto d’Altino, ha valutato che «l’elevato traffico veicolare sulla Statale 14 rende difficile l’immissione dalle vie laterali, rendendo pericoloso eseguire le manovre di attraversamento e di svolta». Lo scopo dei lavori, dunque, è quello di incrementare la sicurezza, di decongestionare gli elevati flussi di traffico e di ridurre al contempo l’inquinamento acustico e gassoso.
Nello specifico il cantiere riguarderà un’area di circa 30mila metri quadrati e i lavoro, oltre alla costruzione della rotatoria a due corsie di marcia, comprenderà l’adeguamento della Statale 14 nei tratti che precedono e seguono l’incrocio, e le opere di sistemazione idraulica e a verde, oltre che una nuova illuminazione pubblica in grado di garantire la migliore visibilità possibile della strada e della segnaletica orizzontale e verticale che verrà installata.

Le opere a verde riguarderanno le scarpate, dove sarà sistemato uno strato di terreno vegetale, e l’isola centrale della rotonda che, complessivamente, avrà un diametro di 44 metri, mentre i bracci d’ingresso avranno una corsia larga 3 metri e mezzo, e quelli di uscita una di 4 metri e mezzo. La nuova rotatoria, dunque, sarà un’opera fondamentale per ridurre la pericolosità della strada per il mare: più di 30 morti ci sono stati negli ultimi trent’anni tra Montiron, Portegrandi e Caposile. Il Comune, parallelamente, sta proseguendo con la realizzazione di piste ciclabili che, però, servono a poco se non si interviene sulla sicurezza automobilistica. L’anno scorso, dopo gli ultimi incidenti sulla Statale 14 e sulla Romea, si era tenuto anche un incontro in Prefettura durante il quale era stata proposta una cabina di regia e il Comune di Venezia aveva chiesto di aumentare i controlli della Polstrada e di installare autovelox che, però, l’Amministrazione Brugnaro non ha il potere di decidere perché la competenza su quell’arteria è statale.

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