Luca Zaia in diretta. Nuova ordinanza. A Verona situazione peggiore. Ma anche oggi il Veneto resta giallo. Assunzioni straordinarie dei medici e infermieri: rifiuti a raffica, non volevano lavorare in reparti Covid

Luca Zaia in diretta alle 12.30: la nuova ordinanza per i veneti, niente spostamenti fra comuni dalle 14
​Luca Zaia in diretta alle 12.30: la nuova ordinanza per i veneti, niente spostamenti fra comuni dalle 14
di Beatrice Mani
8 Minuti di Lettura
Venerdì 18 Dicembre 2020, 12:13 - Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 15:08

Luca Zaia in diretta oggi, venerdì 18 dicembre 2020, dalla sede della Protezione Civile di Marghera per gli ultimi aggiornamenti sulla pandemia da Coronavirus in Veneto e approfondimenti sulla nuova ordinanza restrittiva regionale che regolerà gli spostamenti dei cittadini a partire da domani fino al 6 gennaio. Da sabato 19 dicembre al 6 gennaio è prevista la chiusura dei confini comunali dalle ore 14, mantenendo inalterate le attività produttive e commerciali. Però dalle ore 14 avranno come clienti solo i residenti del proprio Comune. 

Evitare gli assembramenti, questo è l'obiettivo dichiarato di Zaia che ha deciso di assumersi la responsabilità di una decisione in attesa che il Governo decida. E proprio oggi è prevista una riunione fra Regionie Roma per discutere di restrizioni e vaccini. E in Veneto a preoccupare è principalmente la situazione di Verona, dal punto di vista sanitario e dei contagi. 
 

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E oggi è anche la giornata dell'assegnazione delle fasce di rischio per le regioni italiane, ma, anticipa il governatore Zaia, il Veneto dovrebbe restare in zona gialla.

Ospite oggi la dottoressa Anna Simionato per descrivere la situazione sanitaria dal puntodi vista delle assunzioni di medici e personale. Il dato che emerge è questo: le nuove assunzioni di vario tipo fatte dal Veneto da febbraio ad oggi sono state quali tremila, ma un dettaglio è inquietante: molti medici, e in genere buona parte del personale, durante i colloqui, hanno chiesto di non essere assegnati a reparti Covid, peccato che la Regione cercasse proprio professionisti per gestire la pandemia.

 

Zaia in diretta oggi

Il bollettino

Tamponi molecolari fatti ad oggi 3milioni 082mila (+18.740), test rapidi 1milione e 491mila fatti ad oggi (+33.636), positivi ad oggi 209.220, +4.211 sono i nuovi contagi nelle ultime 24 ore (8% di incidenza sui tamponi fatti).

Attualmente positivi sono 98.014 cittadini, ricoverati in totale 3.298 cittadini, e 365 si trovano in terapia intensiva (-13 nelle 24 ore) e 2.933 si trovano invece in area non critica (-20 nelle 24 ore). Decessi totali 5.268 (+107nelle 24 ore).

Emergenza Covid

«Verona è tiratissima per i ricoveri in area non critica e per le terapie intensive, dobbiamo puntare al distanziamento sociale e non ci diamo delle regole per questo periodo - ha sottolineato il governatore Zaia commentando i dati del bollettino Covid di oggi -. Sono 587 le terapie intensive occupate oggi in Veneto, fra Covid e non Covid in Veneto, capite che la situazione è grave. Questa curva è lentissima a piegare, perché non abbiamo avuto il lockdown. Ma non paragoniamo Verona a Bergamo, se si conosce la situazione che c'è stata là non si fa questo tipo di comparazione: a Verona tutti i pazienti vengono presi in carico, la situazione del virus è importante ma la stiamo gestendo».

Seconda ondata

Cosa è successo in Veneto in questa seconda ondata del virus? Quale è la strategia adottata, quali le considerazioni sulla polemica sui test rapidi e la loro validità? «Il piano di Sanità Pubblica sui test rapidi è chiaro, sono nei prontuari e nelle validazioni, e non li stiamo utilizzando solo noi, Bonaccini ne ha comprati 2 milioni per darli alle farmacie, la diagnostica si è evoluta. In Veneto non abbiamo modificato la strategia ma aumentato la strategia con l'aumento del numero dei tamponi al giorno, con una media di 55 - 60 mila al giorno. Siamo più proattivi di marzo, gli staff e le microbiologie sono al lavoro, abbiamo protocolli di cura che a marzo non avevamo - ha spiegato Zaia -, ma il virus in questa tornata è partito a Nordovest, poi è passato al Nordest e si è creato un bacino dove oggi è presente. Ricordate il 21 febbraio quando i primi due casi di Coronavirus sono stati da noi e in Lombardia, dove dopo 3 giorni si è diffuso in modo pauroso». Numero dei morti in Veneto: «Il tasso rispetto al novembre dell'anno scorso è +44%, rispetto alla statistica generale noi oggi siamo però al nono posto in italia per numero di morti Covid su abitante, il dato è aggiornato al 16 dicembre. La curva della mortalità scenderà per ultima rispetto a tutto il resto», ha concluso Zaia.

Terza ondata


L'andamento del virus, le ondate, e una curiosità su uno studio sui vaccini: «L'ondata non è mai finita, avremo un sali e scendi fino alla buona stagione di aprile e con le vaccinazioni - ha affermato Zaia -. Su 44mila vaccinati 22mila hanno avuto il placebo e 22 mila vaccinati, hanno guardato le infezioni tra placebo e vaccinati: alla seconda settimana la curva delle infezioni dei vaccinati si è appiattita. Se fosse vero questo studio dopo due settimane possiamo pensare di essere già a buon punto».

Misure restrittive e vaccini

Zaia ha annunciato un incontro oggi in videoconferenza con il Governo per le nuove restrizioni e per il piano vaccinale. «Sui vaccini siamo pronti con la nostra modalità, stiamo discutendo perché a livello nazionale ci sono proposte di regia che rischiano di smantellare un sistema che funziona. Noi siamo fra i pochi che hanno una anagrafe vaccinale». Che margini di manovra ha la Regione in questo campo? «La fornitura del vaccino è a livello nazionale, noi ad oggi abbiamo un piano per Pfizer per tutta la popolazione, ma siamo pronti anche ad altri tipi di vaccini. Ci sono veneti che erano a Dubai e hanno fatto il vaccino cinese, ho sentito di casi di questo genere».

Nuova ordinanza del Veneto

Perché il Veneto con il governatore Zaia è arrivato a prendere una decisione in anticipo e autonomia rispetto alla tabella di marcia di Roma? Sabato avevo convocato già i sindaci, da lunedì dico che se il Governo non si fosse mosso avrei preso in mano la situazione, contemporaneamente è partito il dibattito nazionale, abbiamo fatto le prime riunioni con i governatori delle Regioni, si parlava di misure già da sabato prossimo per i fine settimana, abbiamo detto evitiamo di prendere misure in sovrapposizioni, ma ieri l'altro sera mi è stato detto che ancora non si sarebbe chiusa la partita e che il dibattito nella maggioranza era ancora aperto, non ho voluto rischiare di restare senza misure per contrastare la diffusione del virus - ha spiegato ancora Zaia -. Tutti avremo restrizioni, l'ordinanza è in vigore, tutti avranno ragione di lamentarsi, anche io sto rimandando molte cose, ma il problema del Covid è un problema della comunità, io non mi diverto ad emettere ordinanze di questo genere, ma voglio avere la coscienza a posto e che i cittadini non siano esposti al rischio. Dalle 14 alle 5 del mattino dobbiamo restare nel territorio comunale, salvo esigenze comprovate: vogliamo raggiungere questo obiettivo, di non creare assembramenti. Non c'è l'intesa scritta con Speranza per questa nuova ordinanza, ma il ministro è stato sentito, giuridicamente la responsabilità è mia».

Sanzioni

«Il buonsenso è la base di questa partita, se pensiamo di regolarla con Dpcm e ordinanze la partita è lunga di qui ad aprile prossimo, non possiamo controllare 5 milioni di veneti con il gioco di guardie e ladri. Se avremo di nuovo assembramenti ne prenderò atto e dirò chi è causa del suo mal pianga se stesso», ha ribadito il presidente.

Veneto resta giallo

«Intanto resteremo probabilmente ancora gialli stasera - ha affermato Zaia -, ma una misura la dobbiamo adottare, facendo restare aperte le attività». 

Ispezione a Montebelluna

«Attendiamo al relazione, ma ho anticipazioni sul fatto che sia andata bene. Avevamo anche la possibilità di inserire un nostro membro ma ho detto di no, perché fossero giustamente indipendenti».

Assunzioni medici e infermieri

La dottoressa anna Simionato interviene nella diretta di oggi per parlare delle assunzioni di medici e personale sanitario in Veneto da inizio pandemia da Covid. «Da fine febbraio per l'emergenza Covid ci siamo riorganizzati in materia del personale, per reperire le figure che ci servivano, assunte in via straordinaria. Da fine febbraio ad oggi sono 2.954 professionisti (co.co.co, determinati e indeterminati), 1.182 sono medici».

Reparto Covid? no, grazie

«Abbiamo avviato una serie di manifestazioni di interesse pubblicate sul sito di Azienda Zero, per infermieri e oss e medici laureati e abilitati, specializzati, specializzandi, in pensione.Delle 2.954 assunzioni, 1.329 sono incarichi assegnati. Per questi abbiamo ricevuto 4.213 domande, ma i professionisti (quelli in libera manifestazione di interesse), una volta interpellati non hanno manifestato interessa all'incarico perché spesso chiedeva di essere assegnato ad un'area non Covid, mentre noi cercavamo profili proprio per gestire questa emergenza». 

❌❌❌ LA NUOVA ORDINANZA REGIONALE IN VIGORE DAL 19 DICEMBRE 2020 AL 6 GENNAIO 2021. LO SPOSTAMENTO VERSO E DA COMUNI DI ALTRE REGIONI È REGOLATO DALLA DISCIPLINA STATALE. ❌❌❌

Pubblicato da Luca Zaia su Giovedì 17 dicembre 2020

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