Veneto Banca, indagini chiuse: Consoli e 5 top manager accusati di associazione a delinquere

sede di Veneto Banca
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Giovedì 9 Gennaio 2020, 18:50 - Ultimo aggiornamento: 19:04
TREVISO - La Procura della Repubblica di Treviso, negli atti di chiusura delle indagini sul crac e l'azzeramento dei titoli di Veneto Banca, ha formulato l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa nei confronti di sei indagati, fra cui l'ex amministratore delegato, Vincenzo Consoli. Secondo l'ufficio del Pubblico ministero il top manager, assieme ad altri dirigenti e responsabili di vari reparti, avrebbe strutturato un sistema volto a raggirare la clientela attraverso la vendita a «condizioni inique» di azioni ed obbligazioni. Ogni protagonista della rete, sostiene ancora l'accusa, era consapevole della ingiustificata sopravvalutazione dei titoli, ceduti a prezzi «almeno il 40%» superiori ad una stima ragionevole, almeno a partire dal 2012. La circostanza, in 4 anni, avrebbe provocato danni totali ai sottoscrittori di oltre 107 mln. La Procura ha inserito anche le contestazioni per il meccanismo delle 'baciatè, le azioni acquistate tramite finanziamenti erogati dallo stesso istituto di Montebelluna. 
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