Il ritorno di Donatella Rettore: «A Sanremo è questione di Chimica. Sono iper-vaccinata e pro vax convinta»

"Sono iper vaccinata e una pro vax convinta. Alcuni miei musicisti erano recalcitranti"

Rettore in coppia con Ditonellapiaga a Sanremo 2022
Rettore in coppia con Ditonellapiaga a Sanremo 2022
di Elena Filini
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Mercoledì 19 Gennaio 2022, 08:58 - Ultimo aggiornamento: 16:56

La cantante trevigiana in coppia con Ditonellapiaga sul palco dell'Ariston per la kermesse canora «Sono sparite le rivalità. Sono cinque giorni pazzeschi. Jalisse, che peccato! Sono una fiera pro vax»

La rivalità non è più di moda: Rettore a Sanremo con Ditonellapiaga presenta Chimica e promette di far ballare tutto l'Ariston. Dopo il successo del duetto con La rappresentante di Lista nel 2020 nel refresh di Splendido splendente, Donatella ritorna alla kermesse della città dei fiori. «Oggi impensabili le scenate del passato, c'è un clima di cameratismo e collaborazione tra artisti».
Nuovo San Remo, vecchie glorie. «Intanto io potrei essere la cugina minore di Iva Zanicchi e Orietta Berti (ride) e la figlia di Ornella Vanoni. Ma devo dire che stiamo parlando di grandi dame della musica italiana, persone con talento e personalità. Iva Zanicchi era e resta la boss. Orietta è una con una voce pazzesca, una che canta ancora benissimo. La canzone dello scorso anno, scritta per il Volo, era molto complicata tecnicamente, solo lei avrebbe potuto farla. Poi è di incredibile versatilità: bravissima in Mille, la hit dell'estate. Il talento vero secondo me non passa mai di moda. E noi ne siamo la riprova».
Ma ricorda grandi rivalità?
«Altrochè. Nel 1986 tra Marcella Bella e Loredana Bertè. Ma in generale nel passato la rivalità piaceva, faceva spettacolo, alimentava la curiosità del pubblico. Oggi invece è decisamente off. Ognuno pensa a cantare bene, senza tensioni e gelosie».
Le piace fare Sanremo?
«È molto stancante. Sono cinque giorni pazzeschi dove cantare è solo una delle mille cose da fare. Io sono sempre un po' recalcitrante ma ha ragione il mio amico Enrico Ruggeri. Sanremo è importante, in una settimana fai il lavoro di un anno. Vai serena e fai quello che ti piace senza tensioni. Non vuoi dare interviste? Non farlo, ma io non te lo consiglio perchè anche quelle servono».
Cosa pensa dell'ennesimo rifiuto ai Jalisse?
«Stimo molto Amadeus, voglio un gran bene a lui e alla sua famiglia. Se i Jalisse avessero portato la canzone giusta penso non ci sarebbero state difficoltà per una loro partecipazione».
Lei è in gara con Chimica
«Un pezzo leggero, dance, come quelli che faccio io. Dove è necessario cantare ma conta soprattutto il ritmo. Ho un metronomo altissimo, devo stare a tempo!».
Nella vita la chimica è importante?
«È tutto. Guardi me e mio marito Claudio. Stiamo insieme da sempre.. se non è chimica questa...».
Quest'anno ci sarà qualche difficoltà in più?
«Decisamente. Partiamo già questa settimana per le prove e per le pre-registrate. Dobbiamo interpretare i brani già con i costumi di scena perchè se qualcuno risulterà positivo si manda il pre-registrato per evitare di bloccare il festival».
Colleghi no vax?
«A Sanremo no, è semplicemente impossibile. Però ho avuto problemi con la band quest'estate. Alcuni musicisti erano recalcitranti alla vaccinazione».
Lei come la vede?
«Io sono iper-vaccinata e convinta pro-vax. Sennò come vogliamo farla finire questa pandemia?».
A Sanremo ci sarà anche Drusilla Foer. Il senatore veneto Simone Pillon si è già dichiarato contrario.
«Pillon (vorrebbe usare un'espressione colorita ma si trattiene) deve smetterla di cavalcare i luoghi comuni e gli applausi di pancia. Drusilla Foer è un'artista a tutto tondo, raffinata e bravissima. È la figura giusta al posto giusto. Mi sembra una polemica strumentale e inutile».
Ha già messo a punto il look per Sanremo?
«Non so ancora cosa mi metterò, sto facendo un numero spropositato di valigie. Però, e lo dico per esperienza, a Sanremo conta soprattutto come canti. Per farlo bene devi sentirti bene nell'abito, nelle scarpe. Inutile osare cose estreme che poi non ti mettono a tuo agio».
Com'è in generale il suo stato d'animo al secondo anno di pandemia?
«Con Claudio abbiamo scritto una canzone che presto uscirà e racconta il mio stato d'animo dopo due anni di blocchi, difficoltà, emergenze, lavoro a singhiozzi. Il titolo è Odio tutti! ma non va preso troppo sul serio».
 

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