Sgarbi: «Le colline del prosecco meglio di un'opera d'arte»

Sgarbi: «Le colline del prosecco meglio di un'opera d'arte»
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Sabato 5 Settembre 2020, 15:08 - Ultimo aggiornamento: 18:48
TREVISO - «È natura che è meglio di un'opera d'arte. Qui l'arte è corale nella natura, è un luogo benedetto da Dio, dove l'uomo è riuscito a migliorare il territorio». Dalle parole dell'illustre critico l'invito a non essere unici ma diversi, in quanto la diversità è connotazione di libertà. L'insieme di natura e uomo diventa patrimonio«, Così Vittorio Sgarbi parlando delle Colline del Prosecco, ora patrimonio dell'Unesco dal luglio 2019. Sgarbi era tra i relatori del convegno, a Farra di Soligo, sul tema »Le Colline del Prosecco Conegliano e Valdobbiadene sono la più grande opera d'arte collettiva?«, organizzato dall'Associazione le Colline del Prosecco Conegliano e Valdobbiadene patrimonio dell'Umanità, presenti alcuni sindaci della zona.

«Ogni elemento di questa grande opera - ha affermato il presidente dell'associazione Marina Montedoro.
nata tra l'unione di uomo e natura va salvaguardato e come Associazione continueremo a lavorare perché il sito delle Colline del Prosecco diventi una meta sempre più ambita a livello mondiale, garantendone valorizzazione, tutela e protezione. E proprio in questa direzione va anche la nostra recente richiesta del riconoscimento, attraverso un iter di iscrizione semplificato, di tutti i vigneti ricadenti all'interno del sito Unesco come storici ed eroici. Questa zona - ha concluso il presidente - è stata riconosciuta patrimonio dell'umanità per diverse ragioni che includono la viticoltura e la «cultura della vite» è proprio il pennello che ha disegnato queste colline
».
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