UDINE - Ventiquattro anni di reclusione, È la pena inflitta dalla Corte d’assise di Udine a Giuseppe Mario Forciniti, 35 anni il prossimo 3 giugno, l’infermiere di Rossano Calabro che a Roveredo in Piano ha ucciso in camera da letto la compagna Aurelia Laurenti (32), madre dei suoi due figli. Era la sera del 25 novembre 2020, giornata contro la violenza sulle donne. La Corte presieduta da Paolo Alessio Vernì, a latere la collega Carla Missera e sei giudici popolari (un unico maschio), ha disposto una provvisionale di 400mila euro per i figli di Aurelia disponendo il risarcimento in sede civile (la parte civile rappresentata dall’avvocato Antonio Malattia aveva chiesto 1,2 milioni per ciascuno dei bambini, 600mila euro per il padre e la madre di Aurelia, 300mila per il fratello).
Il pm Federico Facchin aveva concluso per l'ergastolo definendo l'uccisione di Aurelia un "omicidio selvaggio e rituale".