A un anno esatto dalle prime iniezioni del vaccino, somministrate a Palmanova il 27 dicembre del 2020, in Friuli Venezia Giulia c’è un dato che fa riflettere. Da un lato testimonia l’utilità del vaccino stesso, che di fatto permette di tenere praticamente tutto aperto nonostante un virus sempre minaccioso e mai scomparso; dall’altro conferma la pericolosità che si cela dietro alla scelta di non proteggersi. Senza la quota (consistente, anche se in netta diminuzione) di no-vax, infatti, la regione avrebbe gli ospedali praticamente vuoti.
IL CONFRONTO
Oggi in Friuli Venezia Giulia ci sono 284 persone ricoverate nei reparti di Medicina Covid e 27 malati in Terapia intensiva.
IL PROGRAMMA
Gli obiettivi aggiornati dal generale Figliuolo per le terze dosi parlano di 230mila somministrazioni per dicembre. Il Fvg può contare su agende aperte per 260mila posti ma le prenotazioni si fermano a quota 233mila. «C’è un gap da colmare - precisa il vicepresidente Riccardi - dovuto anche allo scetticismo ingiustificato nei confronti del siero di Moderna. Noi dobbiamo vaccinare 850mila persone con la terza somministrazione e abbiamo al momento 500mila prenotazioni». Si attendono ovviamente tutti coloro i quali non hanno visto ancora scadere i cinque mesi dalla seconda dose del vaccino. Si tratta di circa 350mila persone che si potranno prenotare a partire verosimilmente dalla seconda metà di gennaio.