Il viaggio natalizio e il tampone positivo: padovani "prigionieri" all'estero. Ecco come rientrare

Tamponi in aeroporto (foto di repertorio)
Tamponi in aeroporto (foto di repertorio)
di Silvia Moranduzzo
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Sabato 15 Gennaio 2022, 10:39

PADOVA - Il brindisi a Times Square, i fuochi d'artificio sopra la Tour Eiffel. O ancora un romantico giro in barca sul Tamigi per salutare il nuovo anno. E poi, al momento di rientrare a Padova il tampone risulta positivo. Sono diversi i padovani che sfidando il contagio hanno deciso di partire durante le feste natalizie. E poi si sono scoperti positivi poco prima di tornare a casa. Così, è iniziato per loro il soggiorno forzato perché è scattata la quarantena. In un Paese straniero, con regole diverse da quelle a cui siamo ormai abituati.
Ma cosa succede in un caso simile? Qual è la procedura? «Dipende. Se si è prenotato tramite agenzia non ci sono problemi, altrimenti è diverso spiega Giancarlo Reverenna, presidente di Fiavet Veneto Prendiamo in esame il primo caso. Quando si viene in agenzia noi attiviamo il Travel Pass, cioè il tracciamento del viaggio. So quando parti, dove ti fermi, e via dicendo. E si fa anche un'assicurazione. Può succedere di partire con un tampone negativo e incubare il virus. Al rientro bisogna effettuare il tampone e se risulta positivo si attiva l'assicurazione: tramite il tour operator o direttamente l'assistenza sanitaria locale si viene portati in alberghi Covid o le strutture che lo Stato mette a disposizione. A seconda del posto in cui ci si trova la quarantena può durare dai 5 giorni alle due settimane». La sanità locale si attiva, quindi, ma i costi? «Per chi ha l'assicurazione c'è il rimborso risponde Reverenna Si presenta la documentazione e poi si riceve un rimborso per i costi sostenuti in loco. In alcuni casi può anche essere previsto un rientro sanitario».

L'EQUIVOCO

Qualche problema lo può riscontrare chi non ha prenotato tramite agenzia.

L'equivoco che molti fanno è di pensare ai cosiddetti corridoi turistici come una sorta di zona libera. In realtà si tratta di viaggi organizzati da tour operator e agenzie in cui è garantito il tracciamento. «C'è chi prenota da sé il volo e poi viene in agenzia a chiedere il Travel Pass ma io, come agente di viaggio, sono responsabile penalmente di quello che si dichiara. Qui sta il problema per i viaggi auto-organizzati all'estero in questo momento di pandemia sottolinea Reverenna C'è anche chi scarica online Travel Pass fasulli, a suo rischio e pericolo. Se non si è passati da un'agenzia e quindi non si ha un'assicurazione, si finisce in quarantena secondo le regole dello Stato in cui ci si trova e i costi sono completamente a proprio carico, non si riceve nessun rimborso. Inoltre, la persona potrebbe essere segnalata alle autorità e una volta rientrata in Italia potrebbe ricevere una sanzione perché non ha rispettato le regole imposte dal Ministero della Salute».

LE REGOLE

Le regole sono diverse a seconda del Paese che si vuole visitare. Il dicastero della Salute ha suddiviso i vari Stati in elenchi a seconda del rischio epidemiologico. Per esempio, si può viaggiare nei Paesi dell'elenco E (Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Malawi, Mozambico, Namibia, Eswatini) solo per motivi di lavoro, salute, studio o perché si possiede un bene in quel luogo. Possono rientrare i cittadini dell'area Schengen e coloro che hanno legami affettivi con loro, oppure persone del mondo dello sport che hanno partecipato a competizioni. E al rientro bisogna compilare il modulo di localizzazione, fare un tampone, comunicare il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio, viaggiare solo con mezzi privati e restare in quarantena 10 giorni, al termine della quale si dovrà fare un altro tampone. Diversa la questione per i Paesi degli altri elenchi. A questo si aggiunge il rischio, come sta accadendo, di risultare positivi prima di tornare in Italia. Un disagio, con il rischio per chi non ha seguito tutte le regole di prendere una multa una volta rientrati a casa. «Per viaggiare in sicurezza e tutela è importante recarsi nelle agenzie di viaggio, sapranno suggerire il modo corretto per poter godere delle proprie vacanze e non generare dei problemi aggiunge Reverenna Le informazioni da tenere a mente sono tante, le regole sono altrettante ma questo è il nostro lavoro, siamo abituati. Anche se nell'ultimo periodo c'è davvero un sovraffollamento di norme, a volte mal comunicate, il nostro mestiere è conoscerle e farle presente ai viaggiatori».
 

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