Rogo a Pomezia, indagato l'ad dell'Eco X. Il pm: "Nessuna origine dolosa"

Rogo a Pomezia, indagato l'ad dell'Eco X. Il pm: "Nessuna origine dolosa"
Rogo a Pomezia, indagato l'ad dell'Eco X. Il pm: "Nessuna origine dolosa"
di Lorena Loiacono
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Venerdì 12 Maggio 2017, 12:32 - Ultimo aggiornamento: 16:56
A una settimana dall'incendio sulla Pontina, che ha distrutto l'impianto di rifiuti Eco X e ha gettato nel caos cittadini, agricoltori e tutta l'area compresa tra Pomezia e Roma, sembra calare l'allarme per la presenza di amianto nell'aria. Ora sotto la lente di ingrandimento, oltre a frutta, ortaggi e pascoli bloccati, ci finisce anche la produzione di latte. E il sindaco di Pomezia, Fabio Fucci del M5S, parla di attentato. 

Con queste parole infatti il primo cittadino ha aperto ieri il consiglio comunale straordinario: «La nostra città ha subito due gravi attentati: il primo è stato un attentato incendiario, in cui ignoti hanno tentato di dare fuoco al Palazzo comunale e al mio ufficio, l'altro (l'incendio alla Eco X, ndr) è stato un attentato ai cittadini di Pomezia». Le indagini su cause e responsabilità del rogo sono tuttora in corso. Intanto Arpa Lazio e la Asl Rm6 hanno riferito di aver rilevato nella giornata del 6 maggio, il giorno dopo l'incendio, nell'area del disastro valori altissimi di diossina, pari a 77,5 picogrammi, e di Pcb, 394 picogrammi, e la presenza di amianto nel tetto dello stabilimento ma ora ne escludono «quantità significative nel centro di Pomezia». L'allarme, quindi, sta calando e spetta al comune di Pomezia, una volta terminate le verifiche degli inquirenti, provvedere a bonificare l'area come richiesto dal direttore generale della Asl Roma 6, Narciso Mostarda: «Abbiamo suggerito indicazioni su come intervenire, umidificando il materiale in maniera che le fibre di amianto non si sollevino».

Ma ora l'attenzione è tutta rivolta alla produzione alimentare. Primo fra tutti il latte. L'Osservatorio epidemiologico dell'Istituto zooprofilattico di Lazio e Toscana ha individuato l'area su cui portare avanti gli esami, scegliendo il latte ovi-caprino come indicatore della contaminazione. Gli esami inizieranno oggi e domani su un unico campione e continueranno lunedì quando verranno prelevati 2 campioni di latte fino a venerdì 19 maggio. Per un totale di 12 campioni di latte da analizzare lungo l'arco di una settimana. Sono state inoltre emanate le indicazioni per autorizzare la vendita di latte, agli operatori del territorio. C'è da salvaguardare infatti non solo la salute dei cittadini ma anche le aziende alimentari della zona.
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