Manutenzioni-truffa al Cotral, un arresto e 50 indagati

Manutenzioni-truffa al Cotral, un arresto e 50 indagati
di Davide Manlio Ruffolo
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Martedì 17 Gennaio 2017, 08:48
Nonostante risultassero perfettamente funzionanti, i bus del Cotral continuavano a guastarsi. Malfunzionamenti sospetti causati, per gli inquirenti, dalla manutenzione che non veniva mai effettuata. Per questo gli uomini della Guardia di Finanza hanno arrestato il titolare di un’officina meccanica, affidataria dell’appalto per la manutenzione e la riparazione dei bus.

Oltre a lui, risultano iscritte al registro degli indagati altre 50 persone, tra imprenditori e dipendenti Cotral, accusate, a seconda delle posizioni, di attentato alla sicurezza dei trasporti, truffa ai danni dello Stato, frode in pubbliche forniture, abuso d’ufficio e falso. Secondo quanto accertato dai finanzieri del Comando provinciale di Roma, in 2 anni d’indagine, è emersa una “reiterata e spudorata” condotta da parte delle società appaltatrici che, grazie alla complicità di dipendenti infedeli di Cotral, certificavano la manutenzione, incassando somme per prestazioni mai eseguite. Un «collaudato sistema di frode», si legge nell’ordinanza, che finiva per lasciar circolare i veicoli senza che questi rispettassero gli standard di sicurezza.

Mezzi che, per giunta, continuavano a subire guasti e quindi disservizi. A dare impulso alle indagini, le denunce depositate dai vertici di Cotral, allarmati dalle avarie dei bus. Ad incastrare l’imprenditore, finito agli arresti ieri, alcune intercettazioni telefoniche. Tra queste quella, quando le verifiche dei finanzieri erano già in corso, in cui l’uomo affermava: «Noi dobbiamo rubà nei modi giusti! Noi dobbiamo rubà nei modi giusti!».

Indagini grazie alle quali i militari hanno scoperto sistemi raffinati con cui gli indagati tentavano di truffare impunemente Cotral. Ad esempio, quando sostituivano un pezzo ad un veicolo, anziché utilizzarne uno nuovo, ne montavano uno usato che veniva semplicemente ripulito. Sempre secondo i militari, la mancata manutenzione non risparmiava nemmeno le componenti più delicate tra cui il sistema frenante. Soddisfazione da parte dell’ad di Cotral, Arrigo Giana, secondo cui «quello delle manutenzioni è un tema con cui ci siamo scontrati fin dai primi giorni del nostro insediamento. Da subito abbiamo informato gli inquirenti segnalando tutto».
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