La Sapienza, occupata Giurisprudenza: “Negata manifestazione per il no al referendum”

La Sapienza, occupata Giurisprudenza: “Negata manifestazione per il no al referendum”
di Lorena Loiacono
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Mercoledì 12 Ottobre 2016, 09:32
Il referendum sulla riforma costituzionale si avvicina e l'università di Roma si spaccano sui due fronti opposti. Prima il corteo di venerdì scorso, in cui gli studenti hanno portato in piazza anche il dibattito referendario, poi ieri la decisione alla Sapienza di occupare la presidenza della facoltà di legge. 

Accade infatti che gli studenti di giurisprudenza della prima università di Roma si siano visti negare la possibilità di organizzare più incontri a sostegno del no. Una giunta di facoltà, riunita in extremis, ha infatti deciso che si possano organizzare solo due conferenze, una per il Sì e una per il No. Secondo la denuncia degli studenti tutto è dipeso dal preside Paolo Ridola, tra i firmatari del documento Basta un Si. Ieri un centinaio di ragazzi ha preso possesso della presidenza di facoltà. 

«Riteniamo inaccettabile ha dichiarato Federica Ciarlariello, coordinatrice di Link Sapienza-Coordinamento universitario - la decisione della giunta di facoltà. Abbiamo occupato la presidenza della facoltà perché non siamo disposti ad accettare la restrizione dei tempi di dibattito all'interno della facoltà che elimina il pluralismo, specie tra le diverse posizioni del no».

E la protesta rischia di dilagare a macchia d'olio, in agitazione anche Roma Tre dove ieri il Senato accademico ha discusso una delibera per impedire qualsiasi iniziativa studentesca dal 45esimo giorno antecedente il referendum costituzionale, previsto il 4 dicembre. «La proposta - denuncia Andrea Torti, coordinatore nazionale di Link - Coordinamento Universitario - arriva direttamente dal Rettore, anche in questo caso attivo nella campagna per il Sì. Ci mobiliteremo in tutti gli Atenei per garantire la libertà di espressione».