Dal chip ai controllori, ecco il piano anti-evasione dell'ad di Atac

Dal chip ai controllori, ecco il piano anti-evasione dell'ad di Atac
di Flavia Scicchitano
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Martedì 15 Novembre 2016, 09:07
Smart card a scomputo in stile Amsterdam, biglietti chip on paper che richiamano l'Oyster card londinese, più controllori anti evasione sui bus. E subito il restyling delle stazioni metropolitane. È la rivoluzione tecnologica di Atac proposta dall'amministratore unico, Manuel Fantasia: un sistema di bigliettazione più moderno contro gli evasori, con risparmi anche per l'azienda. 

«Abbiamo avviato un crash program esterno contro l'evasione tariffaria - ha spiegato Fantasia in commissione Mobilità - Da qui a fine anno ci attendiamo l'incremento di 3,5 milioni di ricavi dalle sanzioni e 4 milioni in più dalla bigliettazione». 

Un piano da 7,5 milioni, a cui concorreranno anche controlli più serrati sui bus: ai 160 verificatori attuali si aggiungeranno 36 persone che hanno già il patentino polizia amministrativa, oggi impegnati nella sosta sulle strisce gialle: «In Atac ci sono 500 persone che hanno questo patentino quindi possiamo fare campagne straordinarie su più linee e in più fasce orarie senza preavviso».

Per ottenere sponsor e valorizzare gli spazi commerciali invece è in arrivo il restyling delle principali stazioni metro: la prima sarà Cavour, l'anno prossimo Anagnina. Un piano ad hoc per la dismissione del patrimonio immobiliare non strumentale. E altre novità per l'organigramma: «Per il direttore del personale oggi apriremo la Pec e vedremo le candidature interne. In caso di esito negativo cercheremo verso l'esterno».

Quanto ai dirigenti: «Sono sottoposti a una procedura di verifica sul loro operato e vedremo quali saranno i risultati». Mentre sembra esclusa l'ipotesi di un partner industriale. «La situazione dei conti aziendali al terzo trimestre è in linea con il budget, prevedendo una perdita di 38 milioni», ha spiegato Fantasia. Che ha aggiunto: «La rinegoziazione del debito verso Roma Capitale avverrà a tassi inferiori passando dal 4,5 al 2%».
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