Il racconto del titolare della società di vigilanza: «Al Casilino queste storie sono all'ordine del giorno»

Il racconto del titolare della società di vigilanza: «Al Casilino queste storie sono all'ordine del giorno»
di Andrea Andrei
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Venerdì 10 Gennaio 2014, 23:06
Ormai al Casilino queste storie sono all'ordine del giorno. un commento amaro quello di Amedeo Pantanella, titolare della societ di viglianza che sorveglia il Policlinico romano.



E l'ultima vicenda, in ordine di tempo, è successa venerdì mattina.



«Alcuni pazienti hanno allertato la caposala perché hanno notato un uomo, appena dimesso dall'ospedale, che aveva una busta con dentro qualcosa che somigliava a una pistola», racconta Pantanella al Messaggero.it, «La caposala ha chiamato la guardia giurata che, dopo aver allertato le forze dell'ordine ha iniziato, con grande calma e con l'aiuto delle infermiere, a evacuare le persone presenti nel corridoio dove stava l'uomo e a chiudere gli altri nei propri reparti». Rimasta sola con il paziente, che ha quanto pare è una vecchia conoscenza dell'ospedale e ha problemi di tossicodipendenza, la guardia ha cercato di farlo ragionare e di farlo allontanare. «Lui però ha dato in escandescenze», racconta Pantanella. «Ha detto: “Beh, hai la pistola. E allora? Ce l'ho pure io”. A quel punto ha estratto l'arma e l'ha puntata in faccia alla guardia. Poi si è messo a camminare per il corridoio. Il vigilantes è entrato in un bagnetto laterale, chiamato in gergo ospedaliero "vuota" e ha caricato la propria pistola, sempre tenendola orientata verso il pavimento. Lì, a causa un po' della tensione e un po' perché è scivolato sul pavimento bagnato, è partito un colpo. Non è successo niente, ma la gente, sentendo il colpo, si è spaventata parecchio, perché ha temuto il peggio».



L'uomo a quel punto si è allontanato, sempre seguito dalla guardia e da un suo collega che intanto era intervenuto. Ma subito fuori all'ospedale ha trovato ad attenderlo la polizia, che lo ha arrestato, scoprendo così che l'arma di cui era in possesso era una pistola ad aria compressa. Peccato solo che, dopo essere stato denunciato a piede libero ed essere stato disarmato, l'uomo sia tornato al Policlinico, ricominciando a dare in escandescenze. Stesso copione: il personale dell'ospedale ha chiamato le forze dell'ordine, che lo hanno arrestato di nuovo.



«Al Casilino ne succedono di tutti i colori», spiega, sconsolato, Pantanella, «per fortuna stavolta tutto è finito per il meglio. C'è solo da fare i complimenti alla guardia giurata per aver saputo gestire la situazione e alle forze dell'ordine per essere intervenute».



Pantanella non dice nemmeno “speriamo che non accada più niente del genere”. Come se sapesse già che tanto accadrà ancora.
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