Aventino, l'ira dei residenti: "Divieti e rimozioni per gli eventi, non se ne può più"

Aventino, l'ira dei residenti: "Divieti e rimozioni per gli eventi, non se ne può più"
Aventino, l'ira dei residenti: "Divieti e rimozioni per gli eventi, non se ne può più"
di Valentina Conti
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Lunedì 5 Giugno 2017, 10:52
La celebrazione della Veglia di Pentecoste al raduno dei carismatici per mano di Papa Francesco sabato è stata la goccia che ha fatto traboccare un vaso pieno già da tempo. Chiusure al traffico su via del Circo Massimo, via Ara Massima di Ercole, via Celio Vibenna, via di San Gregorio, lungotevere Aventino (da Porta Capena a piazza Albania), viale Terme di Caracalla, via Santa Maria in Cosmedin e in altre strade. Via dei Cerchi offlimits. Bus deviati, chiusa la stazione metro B Circo Massimo dalle 19, traffico impazzito.

Così è andata in scena la protesta dei residenti dell'Aventino: «Vanno benissimo gli eventi, ma siamo continuamente sotto assedio. Ce ne sono troppi», ripetono come un mantra. Nel mirino i vigili che, fin dalle prime ore della mattinata, chiedevano di sloggiare a chi sostava in auto anche solo per qualche minuto sul percorso sotto osservazione. «La municipale si vede solo per le manifestazioni. Negli altri giorni sono meteore, non c'è controllo nel quartiere. La sosta selvaggia in diverse strade regna indisturbata», si sfoga una signora al bar Casa Manfredi.

Gli fa eco un altro signore F. T.: «Sono passato a fare la spesa e ho parcheggiato cinque minuti su viale Aventino e mi hanno intimato subito di togliere la macchina. Ma perché non vengono pure quando li chiamiamo per le segnalazioni?». «La storia dell'allarme bomba alle Poste di via Marmorata è stata eloquente. L'area è in preda al degrado da tempo e nessuno sembra accorgersene», si accoda T.B.

«Da mesi anche il Parco della Resistenza è in condizioni deplorevoli». «Da venerdì il caos: prima la parata del 2 giugno e le deviazioni per San Giovanni per chi doveva arrivare a Terme di Caracalla ed Esquilino e tutto il resto. Poi il Papa e la sicurezza. Al centro del mondo va bene, ma di certo meglio organizzati. Fateci vivere».
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