La Regione riduce le Asl a Roma: da 5 a 3.
Zingaretti: "Meno sprechi e più servizi"

Nicola Zingaretti
Nicola Zingaretti
di Lorena Loiacono
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Lunedì 7 Settembre 2015, 03:38 - Ultimo aggiornamento: 08:43
Meno Asl, meno dirigenti, meno sprechi. E' questa la filosofia con cui la sanità di Roma, d'ora in poi, avrà una nuova mappatura: non sarà più divisa in 5 Asl differenti ma in 3. Meno burocrazia, quindi, e soprattutto meno poltrone. Ed è così che i cittadini diranno addio alle Asl Rm A, B, C ed E, per lasciare il posto alle nuove Asl Roma 1, che comprende A ed E, Asl Roma 2, dall'unione di B e C, e Asl Roma 3 che consiste nella Roma D e resta sostanzialmente invariata nei suoi confini.







Ogni Asl avrà il suo commissario unico Il decreto di modifica dei programmi operativi, firmato dal presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, va incontro alle esigenze di Roma, già riorganizzata dal punto di vista territoriale attraverso l'accorpamento dei municipi che, due anni fa, sono passati da 19 a 14. La Roma 1 insiste quindi sui municipi 1,2,3, 13, 14, 15 con una popolazione di 1.050.682 abitanti, la Roma 2 copre i municipi 4, 5, 6, 7, 9 per 1.290.266 abitanti e la Roma 3 ha i municipi 10, 11, 12 e Fiumicino con 674.000 residenti. Le nuove asl rispecchiano quindi i confini dei municipi per garantire una maggiore semplificazione amministrativa e la facilitazione nella fruizione dei servizi.



Senza contare la conseguente riduzione delle spese per gli organi aziendali, sia direzioni e generali sia amministrativi e sanitari, e la migliore funzionalità per le reti ospedaliere dell'emergenza per le quali la riduzione del tempo è fondamentale. Si risparmia tempo, quindi, e denaro. «Così daremo più servizi ai cittadini - spiega Zingaretti - abbiamo abbattuto un sistema che durava da vent'anni. Il nuovo piano cambierà in positivo il rapporto sul territeritorio». Tagliando sui vertici delle asl si recuperano infatti notevoli risorse che verranno recuperate e impiegate per il potenziamento della rete territoriale.



Sempre in termini di risparmio e trasparenza, nascono le “aree di aggregazione” per le gare di acquisto che non verranno più gestite dalle singole aziende ed Asl ma andranno per aree. La nuova aggregazione per aree vaste raggrupperà le Asl del nord del Lazio come Viterbo, Rieti e la Asl RmF, le 3 Asl di Roma comprese le aziende ospedaliere e universitarie e le ASL del Sud del Lazio. Così verranno uniformati i prezzi dei beni e servizi, saranno omogenei tra le aziende e verranno monitorati il fabbisogno e gli effettivi volumi di produzione nelle singole strutture.
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