Amministrative, ultimi dieci giorni per presentare
le liste: corsa contro il tempo per le coalizioni

I simboli delle liste per le amministrative
I simboli delle liste per le amministrative
di Paola Lo Mele
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Giovedì 28 Aprile 2016, 10:31
Tutti a caccia delle firme. E' fissata al 6 e al 7 maggio, venerdì (dalle 8 alle 20) e sabato (dalle 8 alle 12), la consegna delle liste elettorali per il Comune di Roma. Per ognuna servono un minimo di 1000 firme e un massimo 1500 per lista. E, a nove giorni, dalla deadline ci sono realtà politiche che hanno già fatto il pienone, ma anche altre che lanciano appelli per avere la possibilità di correre.

Il 24 aprile Virginia Raggi, candidata pentastellata scriveva su Fb: La partecipazione ha superato ogni aspettativa: erano infatti necessarie 1.500 firme, ma in meno di un giorno abbiamo raddoppiato il risultato raggiungendone circa 3.600.Dai Radicali, lista che appoggia la candidatura a sindaco di Roberto Giachetti, il capolista Riccardo Magi lancia l'allarme autenticatori: «Quest'anno la carenza è aggravata dal fatto che non ci sono consiglieri comunali, dopo lo scioglimento del Comune e il Campidoglio non ha delegato nessun funzionario a questo ruolo».

Sul fronte del dem, il lavoro è iniziato ieri con i banchetti e i punti di raccolta allestiti in diverse parti della città. E se Giachetti (Pd) continua la sua campagna elettorale con i migliori auguri del collega laburista Sadiq Khan (candidato a Londra), nel centrodestra continua a dominare la fibrillazione. Francesco Storace, leader de La Destra, conferma la sua candidatura lanciando accuse pesanti ai suoi avversari. La scelta è di andare avanti per un senso di onore per nostra città - afferma -. Berlusconi, Salvini e Meloni sono una banda di irresponsabili e c'è stato un sistematico rifiuto a trovare un'intesa per correre uniti. Di qui la scelta di iniziare il suo programma con un avviso originale ai romani: «Scordatevi che il centrodestra diviso in quattro andrà al ballottaggio. Nessuno ci andrà. Si dovrà scegliere chi fa meglio opposizione». «Avrei voluto un accordo con Marchini - confida Guido Bertolaso - Ma ormai mi sembra difficile».
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