Renzi, la legge elettorale dopo le primarie: idea modello tedesco

Renzi, la legge elettorale dopo le primarie: idea modello tedesco
Renzi, la legge elettorale dopo le primarie: idea modello tedesco
di Alessandra Severini
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 3 Maggio 2017, 08:44
Chiuso il capitolo primarie, non senza polemiche sui risultati finali, Matteo Renzi può concentrarsi sul rilancio del Partito democratico. Lacerato da abbandoni e sospetti, il Pd deve prepararsi alla sfida elettorale. Ma prima va risolta la questione della legge elettorale, dossier che il leader dem intende prendere in mano in prima persona.

L'ipotesi che si va facendo strada è quella di un modello alla tedesca, un sistema misto proporzionale-maggioritario, con una soglia di sbarramento al 5% e nessun premio di maggioranza. Su questa ipotesi i dem cercheranno un accordo con altre forze politiche. Il modello tedesco piace a Forza Italia e potrebbe trovare una sponda inattesa anche nei 5 stelle che vedrebbero sparire i tanto criticati capilista bloccati.

L'ipotesi non piace invece ai partiti più piccoli che spingono per una legge che favorisca le coalizioni. Giorgia Meloni infatti attacca: «Pare che il Pd stia lavorando per portare in Italia il sistema elettorale tedesco. Visto che in Germania da oltre 10 anni ci sono governi di larghe intese è evidente dove voglia andare a parare Renzi». Sulla proposta, però, Renzi dovrà mettere d'accordo anche il suo partito. Andrea Orlando ha rilanciato il premio alla coalizione con l'obiettivo di ricostruire «un centrosinistra largo» che vada da Pisapia agli ex dem. 

E anche l'ex sindaco di Milano ha chiarito che non intende «entrare in un listone di un partito unico e tanto meno del Pd» se Renzi rifiuta «alleanze di centrosinistra e pone un inaccettabile veto su Massimo D'Alema». L'alternativa che Giuliano Pisapia propone al leader Pd è «lavorare insieme a una coalizione modello Ulivo». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA