Renzi: "Più tutele per chi ne ha bisogno e più libertà a chi vuole investire"

Renzi: "Più tutele per chi ne ha bisogno e più libertà a chi vuole investire"
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Mercoledì 24 Dicembre 2014, 17:04 - Ultimo aggiornamento: 25 Dicembre, 10:31

Il consiglio dei ministri ha approvato «il milleproroghe più light della storia degli ultimi anni», con una ventina di proroghe.

È un provvedimento «molto breve, stretto come numero di norme, siamo stati molto rigorosi con noi stessi». Lo ha detto il premier Matteo Renzi al termine del cdm.

«Abbiamo fatto meno leggi di tutti in questi primi mesi di governo, in 10 mesi abbiamo presentato 23 decreti, contro i 27 di Enrico Letta, i 27 di Monti e i 34 dell'ultimo Berlusconi».

«Prevedo un intervento massimo dello Stato di 36 mesi per risanare l'Ilva e rilanciarla», ha aggiunto parlando dei provvedimenti per Taranto «città troppo spesso umiliata dalla politica.

L'intervento dello Stato avrà successo se sarà a tempo».

Quello su Taranto è stato «l'atto più emozionante del consiglio dei ministri. La responsabilità ci chiama, e noi rispondiamo prendendo in faccia il vento che serve. Su di noi ricade di rimediare agli errori fatti in quella città che merita un grande investimento dello Stato italiano».

«Dare certezza fiscale è una cosa molto importante»: così poi il premier sulla delega fiscale, indicando «la chiarezza delle regole, le sanzioni inasprite per chi evade ma il tentativo di porre il pubblico come consulente non nemico» e «allo stesso tempo di ridurre la pressione burocratica».

«Abbiamo deciso di non intervenire sull'opting out, sarebbe stato un eccesso di delega». Il Jobs act concede «più tutele a chi ne ha bisogno, più libertà a chi vuole investire».

Con i decreti attuativi per il Jobs act si chiude un percorso che toglie qualsiasi alibi per non investire in Italia. «Nessuno ha più alibi - ha detto il premier - per non investire in Italia e nessun lavoratore può dire che lo Stato si disinteressa di lui».

«C'è un momento in cui un leader, o presunto tale, si assume responsabilità. Mi assumo la responsabilità delle scelte finali». «È del tutto evidente che c'è chi avrebbe preferito l'opting out e chi non avrebbe voluto i licenziamenti collettivi».

Gli indennizzi per i licenziamenti ingiustificati andranno da un minimo di 4 ad un massimo di 24 mensilità: così il premier Matteo Renzi, in conferenza stampa dopo il Cdm che ha approvato il decreto attuativo del Jobs act sul contratto a tutele crescenti. L'aumento sarà di due mensilità per ogni anno di servizio.