Renzi vede Berlusconi, vertice a Palazzo Chigi.
"Legge elettorale subito, prima dell'estate"

Renzi vede Berlusconi, vertice a Palazzo Chigi. "Legge elettorale subito, prima dell'estate"
di Alessandra Severini
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Giovedì 3 Luglio 2014, 10:19 - Ultimo aggiornamento: 4 Luglio, 07:38

ROMA - Un faccia a faccia di due ore fra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi bastato a ribadire l'intesa sulle riforme. Il patto del Nazareno tiene, le riforme si faranno, assicura il premier.

I due “alleati” sono d'accordo: la riforma del Senato passerà con le caratteristiche volute dal governo a patto che l’Italicum viaggi spedito subito dopo la pausa estiva. Ma non tutti i nodi sono superati. La scelta del leader non è condivisa da tutti i forzisti e chi fa i conti parla addirittura di un terzo del gruppo di Forza Italia al Senato pronto a sganciarsi dall'appoggio alle riforme. Il Cav ha testato con mano l'insofferenza dei suoi incontrando i parlamentari. Sospetti serpeggiano nel gruppo azzurro: «Berlusconi si è inchinato a Renzi per salvare le sue aziende». Il Cav avrebbe chiesto anche di essere coinvolto nella riforma della giustizia.

Il rafforzamento del patto Pd-Fi innervosisce Beppe Grillo che si sente isolato. I suoi saliranno a Palazzo Chigi lunedì e i margini di trattativa sono molto stretti. Anche perchè i pentastellati insistono sulle preferenze: «Sulle riforme appoggeremo? Dipende delle proposte – detta la linea il comico - La nostra legge elettorale è costituzionale, quella fatta dai loschi no». Intanto in commissione al Senato va avanti spedito l’esame degli emendamenti alla riforma del Senato. È passato il principio della ghigliottina: i disegni di legge del governo dovranno essere votati dalla Camera entro 60 giorni, senza così dover ricorrere di continuo ai decreti legge. Per tutelare le opposizioni si ammetterà il ricorso preventivo alla Corte costituzionale.

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