Pa, c’è la fiducia: adesso il decreto va alla Camera.
Renzi: "Sulle riforme avrò un passo da maratoneta"

Matteo Renzi
Matteo Renzi
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Martedì 5 Agosto 2014, 18:23 - Ultimo aggiornamento: 6 Agosto, 09:20

ROMA - Via libera del Senato al maxiemendamento al decreto sulla riforma Pubblica amministrazione. I s sono 160, mentre sono 106 i no. la 18esima volta che il governo pone la questione di fiducia.

Il testo dovrà ora tornare all’esame della Camera essendo stato modificato in seconda lettura a palazzo Madama.Passa così il maxi emendamento, ovvero il testo della Camera così come modificato dalla commissione Affari Costituzionali del Senato, con quattro emendamenti presentati dal Governo in materia di pensione, tra cui la cancellazione della soluzione per “quota 96”, i 4mila pensionamenti nella scuola, e l’abolizione dei pensionamenti d’ufficio già a 68 anni, quindi con due anni di anticipo, per professori universitari e primari. Il testo recepisce anche il parere della commissione Bilancio di palazzo Madama, che fa salve le aspettative in corso per i magistrati con incarichi nella Pa. Il provvedimento deve essere convertito entro il 23 agosto.

RENZI: "LA RIPRESA TARDA COME L'ESTATE"

Per Matteo Renzi, la direzione intrapresa per il rilancio dell'economia italiana è quella giusta anche se i risultati non sono ancora quelli sperati: "La situazione è inferiore alle nostre aspettative ma si va nella direzione giusta" ha spiegato. E rispondendo al presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, secondo cui il bonus da 80 euro è stata una misura insufficiente, il premier aggiunge: "Penso che 11 milioni di italiani la pensano diversamente".

"E' l'inizio di un cambiamento storico, chi avrebbe pensato 20 giorni fa che ci sarebbe stato un Senato con più poteri alle Regioni e una politica meno costosa e meno persone che fanno politica. Questo è grazie all'impegno dei senatori, la politica sta facendo la sua parte". Così Matteo Renzi risponde ai cronisti, in una breve passeggiata fuori da Palazzo Chigi, sulla riforma del Senato in dirittura d'arrivo in prima lettura a Palazzo Madama. "Ci vuole la capacità di fare le riforme e io sono ottimista che troveremo un accordo sulla legge elettorale e poi dobbiamo concentrarci sui problemi veri delle persone e lo stiamo facendo", ha aggiunto il premier.

"Alcuni dati sono positivi e altri sono negativi, entrambi vanno letti. La situazione è inferiore alle nostre aspettative ma si va nella direzione giusta. Come questa estate, un po' in ritardo, ma arriva". E' il parallelo che Matteo Renzi fa rispetto alle stime di crescita dell'economia. E sulle ipotetiche frizioni con Padoan taglia corto: "Dai facciamo domande serie...".

GLI 80 EURO E LA POLEMICA CON CONFCOMMERCIO "Per chi dice che gli 80 euro non servono a niente, io penso che 11 milioni di italiani la pensano in modo diverso. Non siamo ancora fuori dalle difficoltà, c'è ancora molto da fare, ma lo faremo con ancor più decisione", dice Matteo Renzi rispondendo alla Confcommercio.

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