Renzi: "Furbetti, per chi timbra e va via la pacchia è finita"

Il ministro Madia
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Mercoledì 15 Giugno 2016, 18:50 - Ultimo aggiornamento: 19:22

«Per furbetti del cartellino licenziamento cattivo ma giusto. Chi viene beccato a timbrare il cartellino e ad andarsene vede finita la pacchia. Non c'è una lunga trafila. Noi l'abbiamo chiamata una norma di buon senso. Chi fa questo sta truffando lo Stato e quindi siamo finalmente al punto in cui prendi e vai a casa. C'è il licenziamento in modo 'cattivo' ma giusto». Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi al termine del Consiglio dei ministri, illustrando uno dei decreti della riforma della Pa che è stato approvato oggi dal Cdm.

«La madre di tutte le sfide è la riforma costituzionale che si propone di dare stabilità e governabilità all'Italia nei prossimi anni». Lo ha ribadito il presidente del Consiglio Matteo Renzi in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

«Il Consiglio dei ministri ha votato alcuni provvedimenti legati alla P.a. che giudico di grande rilievo e importanza. E mentre il dibattito nazionale, della politica tradizionale, è concentrato sui ballottaggi, c'è un'azione costante del Parlamento e del governo che giudico davvero inedita. Con questo spirito raccogliamo anche l'approvazione della legge del dopo di noi».

Il premier ha poi sotenuto che il processo riformatore della P.A. va avanti e renderà la vita dei cittadini più semplice.

MADIA: "SANZIONI P.A. PIÙ RIGIDE CHE NEL PRIVATO" Nel decreto sui licenziamenti dei 'furbetti del cartellino' ci sono «norme sulle sanzioni più rigide che nel privato». Lo ha annunciato il ministro della Pa Marianna Madia in conferenza stampa al termine del Cdm. «Nel testo unico continueremo un lavoro molto serio sui procedimenti disciplinari e le aberrazioni per le quali per un vizio formale si blocca tutto», conclude Madia.

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