Raggi e De Magistris a valanga. Sala e Appendino sindaci a Milano e Torino

Virginia Raggi
Virginia Raggi
di Alessandra Severini
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Domenica 19 Giugno 2016, 23:03 - Ultimo aggiornamento: 20 Giugno, 09:04

Il Movimento 5 stelle conquista Roma e Torino, il Pd vince la sfida fondamentale di Milano. Ballottaggi senza sorprese invece a Bologna e a Napoli.

La vittoria di Virginia Raggi su Roberto Giachetti è stata nettissima con oltre 30 punti di stacco e in tutte le aree della città. Raggi, avvocato 38enne è la prima donna sindaco di Roma. Nel quartiere generale di Ostiense la gioia è scoppiata subito dopo la chiusura delle urne: accanto a tutti i big del Movimento, a festeggiare c'erano anche Davide Casaleggio e Beppe Grillo. “Sono percentuali che riconoscono al movimento una credibilità di governo” esulta Alessandro Di Battista. E se la vittoria di Raggi era prevedibile, a Torino la rimonta di Chiara Appendino è stata sorprendente. Indietro di 11 punti al primo turno, la candidata poco più che 30enne dei 5 stelle ha conquistato evidentemente i voti di moderati e centrodestra e spezzato l'egemonia Pd nella città sabauda. Laureata alla Bocconi, cresciuta nell'ambiente della buona borghesia torinese, studiosa e rassicurante, Appendino ha conquistato più del 54% delle preferenze, ribaltando completamente il risultato di due settimane fa e staccando Fassino di quasi 10 punti.



Due donne sindaco, due strappi netti con le amministrazioni precedenti. Le vittorie di Roma e Torino lanciano il Movimento verso la scalata a Palazzo Chigi e segnano una grave battuta d'arresto per il Pd che ammette la sconfitta “netta e senza attenuanti” nelle due città. E mentre il M5s nella notte conquista 19 su 20 città in cui era arrivato al ballottaggio (da Chioggia a Cattolica fino a Carbonia), il Pd si consola con la vittoria milanese di Beppe Sala (51,7%) su Stefano Parisi (48,3%).





Per Renzi era questa la sfida più importante perchè il test riguardava quel Partito della Nazione capace di attrarre il voto moderato e un candidato - l'ex mister Expo - scelto direttamente dal premier e perfettamente rispondente all'identikit di uomo del fare, più manager che politico. Ma il Pd dovrà inevitabilmente riflettere sulle debacle di Roma e Torino a loro modo molto diverse. A Roma, il Pd, fiaccato dagli scandali di mafia capitale, aveva messo in conto la sconfitta, ma a Torino, città considerata esempio di buon governo e governata dai dem da 23 anni, la vittoria dei 5 stelle fa suonare forte i campanelli d'allarme.

“Gli italiani non credono più a Renzi” attacca Matteo Salvini, mentre tutta la stampa internazionale dedica titoli alla vittoria dei 5 stelle e parla di “seria sconfitta” del premier. Il Pd prova a consolarsi anche con Bologna che ha confermato la fiducia a Virginio Merola contro la candidata del centrodestra Borgonzoni. Netta vittoria anche a Napoli per il sindaco uscente Luigi De Magistris, che ha doppiato l'avversario Gianni Lettieri (66% contro 33%). Il dato complessivo sull'affluenza ha confermato la tendenza al ribasso del secondo turno. Alle urne è andato poco più del 50% degli aventi diritto, con un calo di quasi il 10%.

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