Errani condannato per il caso 'Terremerse'.
"Mi dimetto da governatore, sono innocente"

Errani condannato per il caso 'Terremerse'. "Mi dimetto da governatore, sono innocente"
di Alessandra Severini
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Martedì 8 Luglio 2014, 15:51 - Ultimo aggiornamento: 9 Luglio, 08:32
ROMA - Finisce l'era Errani in Emilia-Romagna. Il governatore, alla guida della Regione da 15 anni, stato condannato ad un anno in appello per falso ideologico.





Neanche un'ora dopo la condanna Errani si è dimesso e difficilmente tornerà sui suoi passi, nonostante sia la segreteria del Pd sia molti big del partito gli abbiano chiesto di ripensarci e abbiano confermato «la stima nei suoi confronti e nel lavoro svolto in questi anni». Errani, fedelissimo di Bersani con cui iniziò l'esperienza in Regione da consigliere, era diventato presidente nel 1999 e poi riconfermato 3 volte, l'ultima nel 2010. L'ex segretario dem lo difende anche oggi: «Non si può dubitare della sua onestà».



Per la Procura, Errani scrisse e istigò due dirigenti regionali a compilare una relazione inviata dalla Regione ai magistrati su un finanziamento di un milione di euro concesso alla cooperativa agricola “Terremerse”, gestita all'epoca dei fatti dal fratello di Errani, Giovanni. In primo grado il governatore era stato assolto perché “il fatto non sussiste” e ora deciderà la Cassazione. Ma intanto lui ha deciso di lasciare, perché «quanto subisco io personalmente non diventi fango per l'istituzione. Rivendico il mio impegno e la mia onestà lungo tutti questi anni». Il Partito democratico lo difende compatto. Anche il segretario del Pd e premier gli telefona in serata e, nel ribadire fiducia nel lavoro della magistratura, auspica che l'onestà del presidente regionale possa essere riconosciuta in Cassazione. E intanto dichiara di volersi attenere al principio di civiltà per cui un cittadino è innocente finché una sentenza non passa in giudicato.

Le nuove elezioni devono ancora essere fissate, ma la corsa alla successione è già iniziata. Nei dem la sfida potrebbe essere fra candidati renziani della prima ora - come Matteo Richetti e l'ex sindaco di Forlì, Roberto Balzani - e della seconda, come il segretario regionale uscente Stefano Bonaccini, ora nella segreteria di Renzi e Daniele Manca, sindaco di Imola.



Se i dem si preoccupano per le vicende giudiziarie, sulla sponda azzurra si sorride. Il tribunale di Milano ha infatti assolto, per alcuni capi di imputazione e prescritto per altri, Pier Silvio Berlusconi e Fedele Confalonieri, imputati per il caso Mediatrade. Berlusconi è soddisfatto ma ritiene che questa decisione confermi l'accanimento giudiziario nei suoi confronti. Il caso Mediatrade è infatti uno stralcio del procedimento principale sulla compravendita dei diritti tv Mediaset in cui il Cav è stato condannato.
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