Effetto Jobs Act già finito, calano le assunzioni.
Renzi: "Via Equitalia e meno tasse per il ceto medio"

Effetto Jobs Act già finito, calano le assunzioni. Renzi: "Via Equitalia e meno tasse per il ceto medio"
di Mario Landi
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Giovedì 19 Maggio 2016, 08:53
iFrena la crescita di nuovi contratti di lavoro. Per il trimestre gennaio-marzo 2016 si è registrato un saldo, tra assunzioni e cessazioni, pari a +241.000, inferiore a quello del corrispondente trimestre del 2015 (+326.000). Tale differenza, rileva l'Inps, è totalmente attribuibile alle posizioni di lavoro a tempo indeterminato.

Nei primi 3 mesi del 2016 sono stati stipulati in tutto 428.584 contratti a tempo indeterminato (comprese le trasformazioni), le cessazioni sono state invece 377.497 con un saldo positivo di 51.087 unità. Il dato - rileva l'Inps - è peggiore del 77 per cento rispetto al saldo positivo di 224.929 contratti stabili dei primi tre mesi 2015 e risente della riduzione degli incentivi sui contratti stabili. Per quanto riguarda i contratti totali, in 3 mesi +241.125 (-26% su 2015).«Il calo è da ricondurre al forte incremento delle assunzioni a tempo indeterminato registrato nel 2015 in corrispondenza dell'introduzione degli incentivi legati all'esonero contributivo triennale», sottolinea l'Istituto.

Una simile considerazione si può estendere al crollo delle trasformazioni da precari a stabili (-31,4%). Da inizio anno, lo sgravio contributivo per chi assume stabilmente è stato ridotto a 3.250 euro (dai precedenti 8mila) e la sua durata è stata portata da tre a due anni. Intanto continuano a volare i voucher: nel primo trimestre ne sono stati venduti 31,5 mln (+45,6%).

Opposizioni in coro all'attacco: «È flop act». «Che fine hanno fatto i milioni di posti di lavoro creati con il Jobs act?», si domanda il segretario confederale della Cgil Serena Sorrentino. E in serata Renzi ha risposto alle polemiche nella sua diretta Fb: «Ho sentito tante menzogne, gli incentivi hanno funzionato». Poi l'annuncio sul fronte delle tasse: «Stiamo studiando il modo, Irpef o altro, per ridurre l'imposizione sul ceto medio nel 2017, dare loro una mano è la priorità. E dal 2018 basta con l'esazione di Equitalia 
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