Ddl anticorruzione, intesa nella maggioranza.
Orlando: "Estesa punibilità falso in bilancio"

Ddl anticorruzione, intesa nella maggioranza. Orlando: "Estesa punibilità falso in bilancio"
di Mario Fabbroni
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Giovedì 5 Febbraio 2015, 16:10 - Ultimo aggiornamento: 6 Febbraio, 09:34
ROMA - «Abbiamo trovato l’accordo e andremo avanti velocemente. Mi auguro che anche Sel, M5S e Forza Italia valutino serenamente la normativa».

È il ministro della Giustizia Andrea Orlando, al termine del vertice di maggioranza (cui hanno partecipato pure Ncd e Scelta civica), ad annunciare una vera e propria “dichiarazione di guerra” alla corruzione.






Si tratta di un’intesa programmatica, è vero: ma la «tanta fatica necessaria per arrivare ad un accordo tutt’altro che scontato», per il Governo Renzi non può risolversi in una bolla di sapone quando il decreto legge subirà (entro il 12 febbraio) gli emendamenti concordati. Il Guardasigilli ha infatti spiegato che c'è sul tavolo l'ipotesi di una «riscrittura della norma».



Cosa cambia rispetto alla normativa attuale? Innanzitutto che «il falso in bilancio sarà sempre perseguibile d’ufficio», chiarisce Orlando. Quindi che ci saranno forti sconti di pena per coloro che collaboreranno con gli investigatori mettendo a nudo metodi e protagonisti corrotti. Infine, sparisce la prescrizione, che «sarà approntata integralmente dalla Commissione Giustizia della Camera insieme alle misure sul processo». Per quanto riguarda l'agente sotto copertura, si è ritenuto di procedere a una approfondimento ulteriore «perché si tratta di una figura che va inserita in un sistema in cui è utilizzato solo in via eccezionale».



Ad esempio, il regime delle sanzioni penali previste per il pubblico ufficiale verrà anche esteso all’incaricato di pubblico servizio.
Inoltre ci sarà un’armonizzazione delle sanzioni per i casi di corruzione propria, induzione e messa a libro paga. «Con riflessi anche sulle pene accessorie», ha ribadito il ministro della Giustizia. «Viene tracciata una “road map” chiara, efficace e condivisa sui nodi delle norme che stiamo scrivendo per contrastare la corruzione, sanzionare il falso in bilancio e intervenire sull’efficienza del processo», conferma Anna Rossomando (Pd). E Nitto Francesco Palma (FI): «Ora la commissione potrà varare il testo». Importante il giudizio dell’Anm, che riunisce i magistrati italiani: «La strada è giusta ma va percorsa ulteriormente con più coraggio».
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