Cadavere di un tassista nei Navigli: "La moglie
si fece aiutare da un vicino inconsapevole"

Cadavere di un tassista nei Navigli: "La moglie si fece aiutare da un vicino inconsapevole"
di Salvatore Garzillo
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Venerdì 17 Aprile 2015, 03:47 - Ultimo aggiornamento: 09:10
Se l'assassina fosse stata abbastanza forte da caricare il sacco contenente il corpo del marito nel bagagliaio della sua auto, forse il delitto di Trezzano sul Naviglio sarebbe rimasto un giallo per anni.

Lucia Fiore, 53 anni, mercoledì è stata arrestata dai carabinieri per l'omicidio del marito 56enne Riccardo Rossi.





Quel 16 settembre 2014 è stata costretta a chiedere aiuto a un vicino per sollevare il borsone col cadavere del marito. Il vicino, un romeno che conosceva da tempo la coppia, si è accorto dal peso e dalla forma che c'era qualcosa di strano ma quando ha provato a chiedere spiegazioni ha ricevuto solo un «fatti gli affari tuoi, aiutami e vattene». Così ha fatto. Salito in casa (“sconvolto” secondo la moglie) ha atteso qualche ora prima di chiamare i carabinieri per raccontare l'accaduto. In quel momento la donna era in caserma per denunciare la scomparsa del marito, che andava sempre a correre sul Naviglio e, una volta alle strette, ha raccontato di aver trovato sul letto il cadavere del coniuge (malato da tempo) e di averlo abbandonato all'altezza di Abbiategrasso in preda allo choc.



L'accusa di occultamento di cadavere si è trasformata in omicidio non molto tempo dopo, quando i militari di Corsico hanno scoperto il piano della donna. Il 16 settembre ha mandato il figlio 12enne dai vicini, ha stordito il marito somministrandogli per tutto il giorno una dose pesantissima dei suoi medicinali soliti e poi lo ha soffocato. Infine lo ha vestito da jogging e gli ha legato polsi e caviglie per metterlo nel sacco.



Il movente è spiegato dal gip Stefania Pepe: ha ucciso con «lucidità e freddezza» perché «non sopportava più la situazione familiare, ormai deteriorata, e non tollerava di continuare a vivere con un uomo affetto da gravi disturbi della personalità (gli era stata diagnosticata una schizofrenia, ndr) e dal carattere problematico».

Ieri nell'interrogatorio di garanzia Lucia Fiore si è avvalsa della facoltà di non rispondere.
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