Milano, rivoluzione car sharing: non solo
Mini e Bmw, tutte le novità dei prossimi giorni

Milano, rivoluzione car sharing: non solo Mini e Bmw, tutte le novità dei prossimi giorni
di Simona Romanò
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Venerdì 30 Settembre 2016, 09:30
La Bmw sbarca a Milano con il suo car sharing. A metà mese parte il servizio di auto in condivisione del marchio tedesco, che ha scelto proprio il capoluogo lombardo per battezzare in Italia il DriveNow, frutto della collaborazione con SixtSe: già vanta 700mila clienti registrati e un parco di 4500 vetture fra Monaco, Berlino, Düsseldorf, Colonia, Amburgo, Vienna, Londra, Copenhagen, Stoccolma e Bruxelles.

A confermare la novità - dopo le voci della scorsa settimana - è stato il numero uno di Bmw Italia Sergio Solero, ieri al Salone dell'auto di Parigi: «Partiremo con una gamma interessante, perché sarà un car sharing premium, all'inizio con 500 auto, tra Bmw e Mini. E ci saranno anche le elettriche, perché crediamo che nei centri storici abbia più senso se coniugato con la mobilità elettrica». La piazza milanese è sembrata la più appetibile per il lancio di Drive Now, visto i 300mila utenti che già hanno in tasca una tessera del car sharing e i numeri sono in costante crescita.

Le Bmw sono già in città e fra meno di due settimane le vedremo in strada: si tratta di una flotta di veicoli di svariate dimensioni, adatti a qualsiasi esigenza, dalla famiglie numerose ai single. Dalla Bmw serie 1 e 2 all'Active Tourer, alla Mini, anche in versione cabrio, sportiva e giovanile. Sarà valido il metodo free flot: possono essere prese e parcheggiate ovunque sul territorio di Milano. I costi? Ancora top secret, ma secondo indiscrezioni potrebbero essere uguali a quelli applicati in Germania: 0,31 centesimi al minuto, 0,15 per la sosta.

DriveNow è una new entry, che va ad ampliare il servizio di noleggio che tanto piace ai cittadini: ha partecipato al bando del Comune dello scorso aprile, mostrando di avere tutti i requisiti richiesti. E ora s'attende solo la presentazione ufficiale, mentre si stanno ultimando gli ultimi preparativi. È il quarto operatore privato, dopo il Car2Go del gruppo Damler, l'Enjoy di Eni (con la partnership di Fiat e Trenitalia) e il Share'nGo elettrico dei gruppo cinese Geely.
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