Profughi nell'area Expo, è polemica. Sala:
"Meglio dei bivacchi in Stazione Centrale"

Profughi nell'area Expo, è polemica. Sala: "Meglio dei bivacchi in Stazione Centrale"
di Simona Romanò
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Martedì 5 Luglio 2016, 09:58
«I migranti sono accampati in Stazione Centrale perché non si vuole aprire il campo base di Expo». Così il sindaco Giuseppe Sala torna a proporre «l'area attrezzata a Rho», dopo l'ennesimo altolà del governatore Roberto Maroni, la ritrosia dell'intero centrodestra e lo stop del primo cittadino di Rho Pietro Romano (Pd), perché «il campo base aveva l'unica funzione di accogliere le maestranze dell'evento». 

È scontro continuo fra Palazzo Marino e Pirellone con l'annunciata emergenza profughi che è esplosa. Le strutture sono al collasso e i rifugiati hanno invaso il lembo di erba e terra lungo i Bastioni di Porta Venezia, i giardini Montanelli e dormono in piazza Duca d'Aosta. «Non so come si fa a spiegare ai milanesi che è meglio avere i migranti che bivaccano in Centrale, quando c'è uno spazio disponibile sull'area Expo - attacca Sala - Chi dice no, lo motivi ai cittadini». Poi, si dice pronto «a parlare con Stefano Parisi», il leader dell'opposizione che terrà domani una conferenza stampa.

E se fosse necessario interpellerà anche il ministro dell'Interno Angelino Alfano. Le due palazzine di Expo hanno tutti i requisiti, secondo il Comune, per ospitare (in via provvisoria) cinquecento persone, dando così respiro ai dormitori stracolmi. Milano si sta rimboccando le maniche con l'exploit di 800 arrivi negli ultimi quattro giorni. Il picco è stato la notte tra domenica e lunedì, quando sono approdato in Centrale, a bordi dei treni, 265 fra eritrei e sudanesi. Non siamo lontani dai numeri da record di luglio dell'anno scorso.

La notte scorsa hanno dormito nella camerata all'hub della primissima accoglienza di via Sammartini ben 350 profughi, su brande e nei sacchi a pelo, stringendosi. «E la situazione potrebbe aggravarsi avverte Alberto Sinigallia presidente della Fondazione progetto Arca nei prossimi giorni rischiamo di non garantire un letto a tutti». Perché una cosa è certa: i flussi di migranti non cesseranno nelle prossime settimane.
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