Milano, proteste dei poliziotti al summit dei ministri
Ue: "L'Expo a rischio con le questure chiuse"

di Benedetta Dalla Rovere
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Mercoledì 9 Luglio 2014, 06:18 - Ultimo aggiornamento: 08:54
Debutto sotto la pioggia per Milano capitale del semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea con il summit dei ministri.

Traffico paralizzato in citt, anche a causa dell'esondazione del Seveso.





Tutto il quartiere della vecchia Fiera, dove si trova il MiCo, sede della due giorni di riunioni informali dei ministri degli Interni e della Giustizia dei 28 paesi membri, era blindato. Di antagonisti e di centri sociali, però, nessuna traccia. Gli unici a manifestare, a meno di un centinaio di metri dal centro congressi, sono stati i sindacati di polizia. Per protestare contro i blocco del turn over e le difficili condizioni di lavoro sono arrivati a Milano oltre 1500 agenti da tutta Italia. «Noi non ci stiamo più a rischiare di prendere gravi malattie per fronteggiare senza le necessarie precauzioni il fenomeno epocale dell'immigrazione - hanno fatto sapere - anche l'Unione Europea deve saperlo, qui è alla frutta».



I poliziotti lamentano la decisione di tagliare 80 questure, 300 uffici e parlano anche dell'Expo che proprio a Milano si svolgerà nel 2015 e che secondo loro «smaschererà in un attimo» gli stratagemmi per non mostrare «gli enormi buchi che ci sono negli unici presidi efficaci, quelli territoriali come le questure che invece si sta tentando di chiudere». Nessuna replica da parte del ministro Alfano e dei suoi colleghi europei, che hanno parlato invece di contrasto al terrorismo, di immigrazione e del programma Mare Nostrum.



Le delegazioni dei 28 paesi europei sono arrivate in città due giorni fa. Il confronto è iniziato già durante una cena al Westin Palace riservata ai ministri di 9 paesi, Olanda, Belgio, Francia, Gran Bretagna, Italia, Svezia, Danimarca e Spagna (era attesa anche l'Irlanda ma non è ha partecipato). Ieri sera, dopo i lavori della riunione informale, c'è stata la cena di gala al Museo della Scienza e della Tecnica.

Oggi tocca ai ministri della Giustizia.
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