La Lonely Planet promuove Milano: è la terza migliore destinazione turistica del mondo

La Lonely Planet promuove Milano: è la terza migliore destinazione turistica del mondo
di Irene Soave
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Martedì 21 Ottobre 2014, 15:25 - Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 11:10
L’Expo, ma non solo. Milonghe clandestine e palazzi liberty, cortili nascosti e persino gli uffici di nuova generazione: sono i nuovi luoghi, ben lontani dall’ovvio trittico Duomo-Navigli-Montenapoleone, che fanno di Milano una tra le 10 città «da visitare assolutamente» nel 2015. La classifica «Best in travel» della casa editrice Lonely Planet, che ogni settembre sceglie 10 città e altrettante regioni e Paesi che saranno sotto i riflettori l’anno venturo, mette Milano sul podio dopo Washington (che nel 2015 commemora l’anniversario di Abraham Lincoln) ed El Chantèn, capitale argentina del trekking.





Terza, la città dell’Expo. Che sarà l’occasione - scrive la redattrice Lonely Planet Emily Matchar, che ha curato la voce dedicata alla città nella nuova guida Best in Travel 2015 (in libreria da domani) - «per scoprire cosa mangeremo fra 50 anni: le esposizioni universali del passato hanno fatto conoscere o reso popolari cibi oggi onnipresenti come lo zucchero filato, i coni gelato e gli hamburger». E a proposito di mangiare, oltre alla «solita» cotoletta (campo nel quale la guida assegna d’imperio il primato a un’osteria in zona Ticinese) la guida esalta il caffé in città: «Che se ne fa Milano - scrive - di Starbucks?». Infine, i negozietti di Porta Ticinese rimpiazzano in lista il Quadrilatero della moda, e i co-working, uffici condivisi in quartieri come Lambrate e Greco, le discoteche «dispersive e spersonalizzate» del centro.



«Milano costringe a cercarli, i suoi tesori», racconta Luigi Farrauto, prossimo autore di due guide dedicate al capoluogo e all’Expo in uscita a marzo. «Basta abbandonare la fretta che nello stereotipo è propria dei milanesi. Essere lenti, visitare la città nella città». Anche lui snocciola spunti: andare a caccia di palazzi liberty (non solo dietro a Porta Venezia), di milonghe clandestine, come quella di Tango Illegal che periodicamente spunta in piazza della Borsa, e di «omenoni» (che cosa sono? Lo svela la facciata del palazzo in via Omenoni 3, dietro al Duomo).



Soddisfatto il Comune: «Ci lusinga molto ma non ci sorprende. Milano infatti è negli ultimi anni sempre più meta di turisti e mantiene la fama di polo attrattivo per investimenti e nuove attività economiche», commenta l’assessore al Commercio, Franco D’Alfonso.
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