Sala-Parisi, ora al ballottaggio
saranno decisivi i voti dei grillini

Parisi e Sala (Fotogramma)
Parisi e Sala (Fotogramma)
di Giammarco Oberto
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Martedì 7 Giugno 2016, 11:27
Al ballottaggio, certo. Ma la torta che Sala aveva detto di voler mangiare il giorno delle elezioni dovrà aspettare. Perché mentre la notte diventava mattino e al Viminale arrivavano i dati reali delle 1248 sezioni scutinate, i sei punti di distacco dall'inseguitore Parisi sventolati dalle prime proiezioni sono andati via via assottigliandosi.

Alla fine il risultato dell'urna milanese racconta un'altra storia: Parisi non insegue, ma è lì, a un'incollatura da Mr. Expo. E a questo punto Milano è la città più in bilico d'Italia, gli esiti del ballottaggio si fanno quanto mai incerti.Al primo turno Beppe Sala incassa il 41,69% (224.156 voti), il candidato della coalizione di centrodestra il 40,77% (219.218). Calcolatrice alla mano, i due manager sono separati da una miseria di 4938 voti, praticamente il pubblico di un rave party. Inevitabile per entrambi mirare al voto dei grillini, in vista del secondo turno. La performance di Cinque Stelle si ferma al 10,06%, 54.099 voti: il triplo di quanto incassato cinque anni fa. Il candidato pentastellato Gianluca Corrado dà la sua non-indicazione: «Al ballottaggio annullerò la scheda scrivendoci sopra il nome di Beppe Grillo». Sala potrà sicuramente drenare i voti presi da Basilio Rizzo, che era sostenuto dalla sinistra più radicale ma non è andato oltre il 3,56% (19.146 voti).

«Non sono per niente deluso da Milano, è uno dei risultati migliori» ha commentato Renzi. Già, perché il Pd si conferma il primo partito della città (28,97% delle preferenze). Forza Italia insegue con il 20,21% dei voti, doppiando la Lega, che pur prendendo più voti rispetto al 2011 si ferma all'11,77%. Il Carroccio terzo partito di Milano, altro che il trionfo auspicato da Salvini.I candidati che staccano il biglietto per il secondo turno affilano le armi. Saranno due settimane al vetriolo. Intanto la buttano in metafora calcistica. Beppe Sala: «Uno a zero per noi, palla al centro e ricominciamo». Stefano Parisi: «Rigore parato, tra 15 giorni lo tiriamo noi». E la battuta: «Uno a zero per Sala? Ma l'arbitro chi è, Renzi?».
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