Parisi replica a Renzi e Sala:
"Il rigore? Ora lo tiriamo noi"

Stefano Parisia
Stefano Parisia
di Simona Romanò
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Martedì 7 Giugno 2016, 11:25
Ballottaggio al cardiopalmo fra Parisi e Sala a suon di metafore calcistiche. «Renzi aveva detto che per Sala si trattava di segnare solo il rigore. Lo abbiamo parato e il prossimo lo tiriamo noi fra 15 giorni», ha esordito ieri il candidato del centrodestra Stefano Parisi, in conferenza all'Hotel Marriot.

A dargli euforia, dopo la nottata insonne, è l'esito del primo turno: «Veramente straordinario avere solamente 5mila voti in meno di Sala su un milione di elettori. All'inizio tutti mi dicevano che c'era zero probabilità di arrivare al ballottaggio. Io ero praticamente sconosciuto e Sala aveva una grande notorietà per Expo. Invece, il suo risultato è stato deludente - sebbene sia stato sostenuto da tutto il governo - perché la città vuole il cambiamento e non la continuità con Giuliano Pisapia».

Mister Confindustria è pronto a dare il massimo nei prossimi 15 giorni e ha annunciato «che sarà una campagna determinata, ma senza colpi sotto la cintura». Ha auspicato al più presto un faccia a faccia con il suo avversario. Due settimane di fuoco per il rigenerato centrodestra, a caccia di consensi nella speranza di convincere anche i tanti milanesi che non si sono recati alle urne. «Possiamo allargare la nostra coalizione con un livello di libertà superiore a quella del centrosinistra», ha ribadito Parisi. Come? «Dialogando con il Movimento Cinque Stelle su tanti temi comuni come la trasparenza degli atti amministrativi, ma anche con il mondo della sinistra perché ora si tratta di realizzare i progetti». Immediato il confronto con Sala che «invece dovrà cercare i voti di Basilio Rizzo con un programma che prevede l'esproprio delle case tenute sfitte».
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